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Alluvione di Messina, Musumeci chiede lo Stato d’emergenza

Alluvione di Messina, Musumeci chiede lo Stato d’emergenza
Vigili del Fuoco al lavoro sulla collina franata a causa causa della bomba d’acqua caduta la città sopra la strada Panoramica dello Stretto a Messina, 8 agosto 2020. Terra rocce e detriti sono caduti sulla strada che è interrotta. Un’automobile è stata investita dalla terra caduta colpita ma per non si registrano feriti. ANSA/CARMELO IMBESI

La Giunta regionale avanzerà la proposta al Governo nazionale. Stamattina, ha annunciato Musumeci, la riunione per deliberare lo Stato di calamità per i danni causati dal nubifragio di sabato scorso. Gli effetti della Legge 13

Nella seduta della Giunta regionale in programma stamattina, “sarà deliberato lo Stato di calamità per i danni causati, nei giorni scorsi, dall’alluvione” abbattutosi sulla città di Messinese e sull’hinterland.

La Giunta, contestualmente, “avanzerà al governo nazionale la richiesta dello stato di emergenza”.

Lo ha reso noto il presidente della Regione Nello Musumeci, aprendo ieri il vertice organizzato a Palazzo Orleans con i sindaci dei cinque Comuni maggiormente colpiti dal nubifragio di sabato scorso: Messina, Barcellona Pozzo di Gotto, Terme Vigliatore, Rodì Milici e Castroreale.

“Quello della provincia di Messina – ha sottolineato il governatore – è un territorio fortemente danneggiato, a causa anche dell’abusivismo selvaggio e della mancata manutenzione. Il mio governo, consapevole di questo, ha destinato il sessanta per cento delle risorse della Struttura contro il dissesto idrogeologico a questa provincia”.

“Non è la prima volta – ha aggiunto – che si contano i danni in quelle realtà e non sarà l’ultima se non lavoreremo fin da subito per eliminare alcune cause, legate anche alla mancata pianificazione del territorio e a una disordinata crescita urbanistica”.

Per coordinare gli interventi, il Presidente ha disposto la creazione di un Tavolo operativo tecnico che sarà intanto diretto dal capo del Genio civile di Messina e composto dai rappresentanti degli enti regionali preposti alla materia e dei Comuni.

Musumeci ha dato incarico sempre al Genio civile peloritano di redigere i progetti di sistemazione che riguardano i Torrenti Longano, Patrì e Mazzarrà (per la parte non compresa nel cantiere già in corso) che attraversano numerosi Comuni dell’hinterland barcellonese e di accelerare le procedure che vedono opere già finanziate.

Dal vertice è emerso che, da una prima disamina, servirà un centinaio di milioni di euro per gli interventi da realizzare.

“Contestualmente alla richiesta dello stato di emergenza a Roma – aggiunge il presidente – applicheremo per la prima volta l’articolo 3 della legge regionale 13 di quest’anno, che prevede l’autonoma nomina di un commissario per lo stato di crisi e di emergenza regionale. Per le risorse necessarie occorre una riprogrammazione dei fondi comunitari, che avvieremo con la massima urgenza, ricorrendo, se necessario, a un apposito intervento parlamentare”.