Alluvioni, Catania impreparata, “Prevenzione insufficiente” - QdS

Alluvioni, Catania impreparata, “Prevenzione insufficiente”

Melania Tanteri

Alluvioni, Catania impreparata, “Prevenzione insufficiente”

venerdì 04 Novembre 2022

Dopo il caldo anomalo cresce la probabilità di violente precipitazioni. Barbagallo (Usb Vigili del fuoco): “Tombini totalmente ostruiti e acqua ristagnante. Ci vogliono interventi seri e mirati”

CATANIA – La città non è pronta. Se dovessero verificarsi i nubifragi che lo scorso anno si sono abbattuti su Catania provocando ingenti danni, la situazione sarebbe delicata. A dirlo è Carmelo Barbagallo, responsabile regionale dell’Usb dei Vigili del fuoco che spiega quali problemi potrebbero verificarsi ancora in caso di piogge consistenti e torrenziali. Eventi piuttosto prevedibili, considerato soprattutto il prolungato periodo di caldo che ha caricato il mare di energia.

“Ogni tanto faccio un giro e vedo tombini totalmente ostruiti e acqua ristagnante – afferma Barbagallo -. Devo ammettere che qualcosa il Comune la sta facendo, utilizzando i mezzi della protezione civile, ma credo non sia sufficiente. Lo abbiamo visto che cosa succede quando piove a Catania”.

Sotto accusa, in particolare, la cementificazione dell’area urbana ma, soprattutto, di quella pedemontana e la manutenzione non costante. “Ci vogliono interventi seri e mirati – aggiunge Barbagallo – come quelli che si stanno effettuando all’interno degli alvei di alcuni torrenti che, in passato, hanno rappresentato un problema. Ma resta la morfologia del territorio e la forte antropizzazione con la quale occorre fare i conti”.

Così come occorrerà fare i conti con il personale dei vigili del fuoco in servizio in provincia, giudicato inadeguato dal sindacalista. Così come i mezzi a disposizione. “Bisogna intervenire soprattutto investendo nel corpo nazionale dei Vigili del fuoco – sottolinea ancora Barbagallo -. Abbiamo protestato, per sollecitare il Ministero, ma a oggi non è cambiato nulla e bisogna supplicare per ottenere qualcosa”.

A Catania operano circa 360 persone divise in 4 turni di 90 persone divise in 11 distaccamenti. “Ma spesso è capitato di dover chiudere dei distaccamenti per via della mancanza di personale – dice il sindacalista -. Abbiamo due graduatorie aperte, una procedura speciale di reclutamento relativa a ex precari ed ex ausiliari che colmerebbero le carenze che ci sono. E un concorso pubblico che deve essere ultimato entro l’anno e che riguarda circa mille persone. Devono tornare ad assumere per garantire maggiore sicurezza”.

Intanto, da Palazzo degli Elefanti fanno sapere i passi avanti effettuati per la realizzazione del collettore delle acque pluviali. “Abbiamo consegnato l’affidamento della progettazione esecutiva per quanto riguarda il collettore fluviale B, Il canale che, da nord ovest, convoglia le acque meteoriche da Misterbianco fino ai torrenti Cubba e Buttaceto – affermano dal Comune. Si tratta di un intervento in primo stralcio che anticipa un altro appalto per il collegamento con il Torrente Forcile per 150 milioni”.

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