Alluvioni, Esa avvia lavori per il Canale Panebianco - QdS

Canale Panebianco, dopo l’alluvione iniziano i lavori. Sammartino: “Manteniamo impegni presi”

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Canale Panebianco, dopo l’alluvione iniziano i lavori. Sammartino: “Manteniamo impegni presi”

Redazione  |
martedì 13 Giugno 2023

Gli interventi sono totalmente a cura dall'Esa e fanno parte di una serie di lavori programmati dopo lo stato d'emergenza per maltempo dichiarato lo scorso 30 marzo.

Hanno preso il via i lavori sul canale artificiale Panebianco, nel Siracusano, interessato da notevoli criticità idrauliche che avevano causato nel febbraio scorso eventi alluvionali e danni a molti terreni.

Gli interventi sono totalmente a cura dall’Esa, ente dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura che si è occupato anche della progettazione, e sono stati finanziati dall’Autorità di bacino della Presidenza della Regione Siciliana.

Canale Panebianco, iniziano i lavori: “Manteniamo gli impegni”

Dopo l’alluvione, il governo Schifani aveva deliberato, il 30 marzo scorso, lo stato d’emergenza per l’area della Sicilia sud-orientale e stanziato 20 milioni di euro per realizzare le opere di ripristino dei fiumi, dei canali e dei terreni.

“Con questo intervento, manteniamo gli impegni presi e passiamo alla fase operativa rispondendo in maniera tempestiva alle richieste di agricoltori e produttori”, ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino, durante un sopralluogo nella zona. “Il fatto che più mi preme sottolineare – ha aggiunto – è che gli interventi di ripristino vengono realizzati grazie a un accordo quadro sottoscritto da Esa, Consorzi di bonifica e Autorità di bacino. Da questo momento si proseguirà secondo il cronoprogramma concordato”.

Gli altri interventi previsti

Quello sul canale Panebianco è il primo di una serie di interventi che vedranno l’Esa in azione, come soggetto attuatore, in collaborazione con i Consorzi di bonifica e sotto l’alta sorveglianza idraulica dell’Autorità di bacino. Le opere riguarderanno altri corsi d’acqua coinvolti dall’emergenza, ovvero Gornalunga, Anapo, Dirillo e il torrente Ficuzza.

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