Almaviva: davano aiutoal tempo del Covid, ora rischiano il benservito

Davano aiuto e conforto al tempo del Covid, ora rischiano il benservito: il caso Almaviva torna in Parlamento

Davano aiuto e conforto al tempo del Covid, ora rischiano il benservito: il caso Almaviva torna in Parlamento

Michele Sardo  |
venerdì 02 Dicembre 2022

Senatori e deputati di M5s chiedono la convocazione di un tavolo istituzionale per i lavoratori del servizio 1500. Sono 523 dipendenti di Palermo, Catania, Napoli, Rende e Milano

La vertenza Almaviva torna in Parlamento. La senatrice Dolores Bevilacqua e il deputato regionale Adriano Varrica, entrambi M5s, hanno depositato atti parlamentari per sollecitare l’immediata convocazione di un tavolo istituzionale che affronti soprattutto il futuro dei lavoratori del servizio 1500.

“Gli oltre 500 lavoratori che hanno servito la collettività nel periodo più difficile della nostra storia recente non possono essere dimenticati dallo Stato – dichiara la senatrice Dolores Bevilacqua -. L’ho detto in Aula al Senato, l’ho detto in Prefettura a Palermo e adesso formalizziamo la nostra richiesta con un’interrogazione: il Governo deve dare un segnale immediato, convocando il tavolo e, soprattutto, costruendo soluzioni. Noi, unitamente ai sindacati, ne abbiamo proposte diverse, ma ci vuole volontà politica”.

La vertenza Almaviva riguarda gli operatori del “1500”, il numero verde del ministero della salute, che oggi rischiano di perdere il lavoro. Si tratta di 523 lavoratori di Palermo, Catania, Napoli, Rende e Milano.

“Ho chiesto al Governo Schifani di pretendere dalla propria controparte a Roma la convocazione del tavolo che riguarda, solo per Palermo, il destino di circa 500 famiglie – dichiara il deputato regionale Adriano Varrica – La Regione deve arrivare al tavolo con proposte concrete che possano anche incoraggiare la permanenza di Almaviva sul nostro territorio, anche con forme di lavoro a distanza, nell’ambito dei percorsi di riqualificazione del personale che sono già in corso”.

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