Tra fede e speranza il quartiere aspetta e il piccolo altarino di Sant’Agata a pochi passi a vegliare per una rinascita collettiva.
Una festa enorme per tutto il quartiere, grazie al comitato “Sant’Agata della Stella Polare liberata” che ha coinvolto gli sbandieratori e musicisti leoni reali di Camporotondo Etneo, accompagnando anche i festeggiamenti del cereo dei pescivendoli.
La festa e il corteo che annuncia la Festa della Santa Patrona
Il presidente del comitato Filippo Casella dichiara: “Ringraziamo le forze dell’ordine con cui abbiamo collaborato per ripulire in parte l’intera area piena di rifiuti per poter dare vita alla festa in sicurezza”.
Il corteo ha fatto il giro nel quartiere fermandosi in via Playa dove gli sbandieratori si sono esibiti con tantissima gente ad applaudire per poi proseguire fino al piccolo altarino della Santa Patrona Agata.
Dopo un breve spettacolo pirotecnico ha lasciato lo spazio alla commozione e preghiera, in un quartiere chi aspetta da troppo tempo il suo definitivo rilancio.
La voce dei devoti
“Un quartiere che si apre alla città – dichiara il devoto Orazio Grasso che poi aggiunge – sono stato invitato alla festa e sono commosso nel vedere tanta gente nei balconi di tutte le età sorridere e partecipare dopo due anni particolarmente difficili ora siamo pronti ad abbracciare la nostra amata patrona”.
Nel quartiere c’è tanto da fare
Nel quartiere c’è tanto da fare restano le micro discariche nelle strette stradine del quartiere. Un’area che aspetta che iniziano i lavori già appaltati. Da Palazzo degli Elefanti fanno sapere che dopo Sant’Agata ci sarà un’accelerazione per la rimozione della spazzatura e un inizio dei lavori per l’area cantierabile campetto di calcio compreso.
Tra fede e speranza il quartiere aspetta e il piccolo altarino di Sant’Agata a pochi passi a vegliare per una rinascita collettiva.
Davide Anastasi