Milano, 10 set. (askanews) – Si è chiusa con esito positivo la prima edizione dell’”Alto Adige Wine Summit” dedicata esclusivamente agli operatori italiani, andata in scena il 7 e l’8 settembre a Bolzano (Bolzano). L’evento, organizzato dal Consorzio Vini Alto Adige, ha riunito ristoratori, sommelier ed enotecari da tutta Italia, confermando l’interesse per un appuntamento costruito su misura per il canale professionale.
Il programma ha alternato degustazioni in anteprima di nuove annate, degustazioni verticali con rarità e vini iconici, masterclass tematiche e momenti di approfondimento. In assaggio 365 referenze di 98 aziende, a testimoniare la varietà e la profondità del territorio. I partecipanti hanno avuto modo di confrontarsi direttamente con i produttori e di sviluppare occasioni di networking.
“Il riscontro ottenuto da questa prima edizione dedicata agli operatori italiani indica quanto sia fondamentale rafforzare il dialogo con chi ogni giorno porta i nostri vini al pubblico” sottolinea Andreas Kofler, presidente del Consorzio, rimarcando che “abbiamo vissuto due giornate intense, che hanno dato a molti professionisti la possibilità di riscoprire la nostra terra, la nostra filosofia e i nostri prodotti. Il bilancio è positivo”.
L’appuntamento cade in un anno simbolico per la viticoltura locale: ricorre infatti il 50esimo anniversario della Doc Alto Adige e, dallo scorso anno, sono operative le 86 Unità Geografiche Aggiuntive, passaggio che mette l’accento su identità, territorialità e unicità della produzione. In questo contesto la due giorni ha offerto una lettura aggiornata dell’evoluzione enologica altoatesina, tra precisione stilistica e valorizzazione delle aree.
Secondo il Consorzio, il successo del format apre la strada a ulteriori iniziative rivolte al mercato interno, confermando il ruolo degli operatori italiani come ambasciatori della regione in carta vini e sugli scaffali specializzati. L’obiettivo è proseguire con appuntamenti di taglio professionale, in grado di coniugare approfondimento tecnico e relazione diretta con i produttori.

