Altra giornata di proteste sul fronte Blutec. “Di Maio rispetti gli impegni” - QdS

Altra giornata di proteste sul fronte Blutec. “Di Maio rispetti gli impegni”

redazione

Altra giornata di proteste sul fronte Blutec. “Di Maio rispetti gli impegni”

martedì 07 Maggio 2019

Trecento lavoratori dell’indotto hanno manifestato davanti allo stabilimento di Termini Imerese. Le promesse del ministro lettera morta da sette mesi

TERMINI IMERESE (PA) – Altra giornata di protesta, quella di ieri, che ha visto coinvolti i lavoratori dello stabilimento Blutec e coloro i quali gravitano attorno all’attività dell’impianto.

Trecento lavoratori dell’indotto, infatti, si sono riuniti davanti alla struttura per protestare a causa della mancata reindustrializzazione della stessa. Alcuni di loro hanno deciso anche di incatenarsi ai cancelli.

“La protesta di questi lavoratori – ha detto ad Adnkronos il segretario regionale della Fiom Cgil Sicilia Roberto Mastrosimone – è la protesta di tutti. Il ministro Luigi Di Maio è stato qui il 26 ottobre e ha promesso ammortizzatori per tutti e soluzioni: sono passati più di 7 mesi ed è tutto fermo. Qui ballano mille posti di lavoro”.

Il tempo, ha aggiunto “sta per scadere: 62 lavoratori sono dal primo gennaio senza ammortizzatori sociali e sempre da gennaio 150 operai attendono un decreto del Ministero del Lavoro. Dal 2018 c’è un residuo di 25 milioni per gli ammortizzatori. Le risorse ci sono eppure si attende da cinque mesi. È inaccettabile”.

I sindacati hanno voluto sottolineare come il ministro del Lavoro avesse promesso un nuovo incontro per il 9 maggio. “Vogliamo ottenere impegni precisi dal Governo nazionale – ha concluso Mastrosimone – sia sul fronte della tutela degli ammortizzatori sociali sia sul fronte del rilancio definitivo dello stabilimento industriale”.

“La situazione è sempre più allarmante – ha aggiunto il segretario generale Fim Cisl Palermo-Trapani Ludovico Guercio – e abbiamo nuovamente inviato una richiesta d’incontro urgente al Ministero dello Sviluppo economico. Non si può andare avanti così nell’incertezza. È necessario riprendere subito i tavoli con governo nazionale e regionale, mentre attendiamo ancora che Fca chiarisca se e come può contribuire a far ripartire il sito altrimenti”.

“I lavoratori – ha concluso – si appellano al ministro Di Maio: mantenga le promesse fatte durante la sua visita a Termini di due mesi fa, se Blutec è una partita chiusa si cerchino nuovi investitori”.

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