Imbarcano personale ma falliscono la loro mission: mettere in collegamento domanda e offerta. L’uso del canale informale resta la pratica più diffusa per il 75,2% dei disoccupati italiani
ROMA – Nella ricerca di lavoro continua a prevalere l’uso del canale informale: rivolgersi a parenti, amici e conoscenti rimane la pratica più diffusa (75,2%, +0,8 punti); seguono l’invio di domande/curriculum (63,6%, +6 punti) e la risposta ad annunci o la pubblicazione di inserzioni (28,4%, +3,3 punti); Lo rileva l’Istat nella congiuntura flash del mercato del lavoro nel secondo trimestre.
Meno frequente, ma in aumento, la quota di disoccupati che dichiarano di essersi rivolti al Centro pubblico per l’impiego (18,1%, +3,1 punti).
Ridotti a meri apparati burocratici, i Cpi hanno imbarcato personale ma di fatto continuano a fallire nella loro mission che dovrebbe essere proprio quella di mettere in collegamento domanda e offerta di lavoro.
Intanto, il tasso di disoccupazione tra i 15… Per consultare tutto l’articolo abbonati cliccando sul link