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di Michele Giuliano e Patrizia Penna
Lavoro nero e diritti negati, morti sul lavoro, giovani laureati ma senza competenze e formazione professionale scollegata dal mercato del lavoro, gap salariale tra uomo e donna, sindacati in crisi di identità. E poi, ancora, pubblico e privato come due universi paralleli: da una parte la lotta delle imprese per la sopravvivenza, dall’altra le tutele per il pubblico impiego che non ha patito minimamente le incertezze portate dalla pandemia.
Sono tante le criticità e le contraddizioni legate al mondo del lavoro e l’amara consapevolezza è che la Festa dell’1 maggio non è riuscita ancora una volta ad andare oltre gli stereotipi o i meri annunci destinati nel giro di pochissimo a cadere nel vuoto.
La differenza l’avrebbe dovuta fare la volontà politica di cambiare le cose e risolvere tutte…