Ambiente, le oasi del Wwf alleate contro il cambiamento climatico - QdS

Ambiente, le oasi del Wwf alleate contro il cambiamento climatico

Ambiente, le oasi del Wwf alleate contro il cambiamento climatico

martedì 29 Aprile 2025

Le aree protette nel nostro Paese contribuiscono a prevenire e combattere gli effetti del climate change e le conseguenze del dissesto idrogeologico

ROMA – “Dall’ossigeno che respiriamo all’acqua che beviamo, dai suoli fertili in cui coltiviamo a innumerevoli principi medicinali con cui ci curiamo, la nostra stessa vita è possibile solo grazie alla natura. I servizi ecosistemici, ovvero i benefici multipli che gli ecosistemi forniscono al genere umano, rappresentano un concetto fondamentale nell’ambito dell’ecologia e della gestione sostenibile delle risorse naturali”.

A fare il punto è il Wwf, in occasione della Primavera delle Oasi che, fino 5 giugno, vedrà dei weekend di iniziative aperte al pubblico nelle aree protette. Il Wwf ricorda che le Oasi dell’associazione, “garantendo l’integrità degli ecosistemi che le costituiscono, assicurano la fornitura di una vasta gamma di servizi ecosistemici che ci possono aiutare a prevenire e contrastare gli effetti deleteri del cambiamento climatico”.

“Le Oasi, in particolare quelle forestali ma anche quelle di praterie, zone umide e addirittura quelle marine, assorbono tramite la fotosintesi ingenti quantità di anidride carbonica dall’atmosfera, che viene successivamente immagazzinata sotto forma di carbonio nel suolo e negli alberi in foglie, rami, tronco e radici – spiega l’associazione -. Un progetto pilota ha stimato le emissioni e gli assorbimenti di gas serra nelle tre Oasi Wwf Bosco di Vanzago (140 ettari), Macchiagrande (218 ettari) e Monte Arcosu (3.675 ettari). I calcoli hanno evidenziato che la vegetazione nelle tre aree, nel corso di un solo anno, aveva assorbito e sequestrato una quantità di Co2 equivalente pari a oltre 10 mila tonnellate”.

Le Oasi, specialmente con i loro sistemi forestali e le loro zone umide, forniscono, inoltre, “difese fondamentali contro le sempre più frequenti inondazioni, fenomeni meteorologici estremi correlati al cambiamento climatico, funzionando come serbatoi naturali che possono immagazzinare temporaneamente grandi quantità di acqua durante periodi di piogge intense, aiutando a prevenire inondazioni nelle aree circostanti e fornendo un servizio di drenaggio essenziale per ridurre il rischio di danni da allagamento”.

Le zone umide e le foreste agiscono, infine, “come regolatori naturali del flusso idrico. Assorbono e rilasciano acqua in modo graduale nel corso del tempo, stabilizzando il regime idrico locale e rappresentando ottimi alleati anche contro le sempre più frequenti siccità”. Inoltre, “ecosistemi naturali come foreste e praterie in salute, come quelli conservati nelle Oasi montane e collinari Wwf, sono nostri fondamentali alleati contro il dissesto idrogeologico: proteggono il suolo dall’impatto delle precipitazioni e degli altri agenti atmosferici con le loro chiome e consolidano i versanti con i loro apparati radicali”.

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