Approvate dalla Giunta municipale le Direttive del Piano urbanistico generale: tra le priorità su cui è stato sviluppato il documento vi sono la riscoperta e la valorizzazione della Costa Sud
PALERMO – La Giunta Lagalla ha approvato le Direttive generali del Piano urbanistico generale, il nuovo strumento di pianificazione urbanistica introdotto nel 2020 da una Legge regionale del Governo Musumeci e che di fatto ha sostituito il Piano regolatore generale nell’Isola.
Il vecchio Prg resterà in vigore ancora per un po’ nei Comuni che lo hanno appena adottato (o quantomeno definito); tutti gli altri dovranno passare al Pug. Tra questi c’è Palermo, dato che l’iter è rimasto inchiodato allo schema di massima del nuovo Prg, approvato in Consiglio comunale nell’ormai lontano 2016.
Nel Pug la valorizzazione della Costa Sud
L’obiettivo principale dell’Amministrazione comunale è la riscoperta e la valorizzazione della Costa Sud. Il Pug, infatti, prevede una Variante urbanistica costiera ad hoc: “Il fronte a mare di Palermo, lungo più di 26 km – si legge nella delibera – si presenta come un nuovo cardo della città, l’asse nord-sud su cui si agganciano alcune delle funzioni più importanti e si dispiegano le principali aree risorsa per la rigenerazione e lo sviluppo della città”.
Tra le criticità principali individuate dal Pug ci sono “le borgate marinare e balneari di Sferracavallo e Mondello da riqualificare, la costa dell’Addaura e il fianco occidentale di Monte Pellegrino, il Parco della Favorita e le ex cisterne di Nervi, le borgate marinare di Vergine Maria, Arenella e Acquasanta con i loro porti in diversi gradi di efficienza e le comunità retrostanti rese fragili, le grandi aree produttive dismesse della Chimica Arenella, della Manifattura Tabacchi, dei Bagni Pandolfo, degli ex Magazzini Tirrenia. E poi il porto in pieno sviluppo e trasformazione con i Cantieri Navali ritornati una importante realtà produttiva, l’area passeggeri, merci e crocieristica in tumultuosa crescita, l’interfaccia città-porto lungo via Crispi con le sue terrazze, giardini e negozi, la Stazione Marittima. E poi una fascia di innovazioni urbane che parte dal quartiere d’acqua al Molo Trapezoidale, il nuovo Marina Yachting, con il Parco Archeologico del Castello a Mare e la Cala e i tessuti storici del Mandamento Castellammare, il parco del Foro Italico da riqualificare e da riconnettere con le Mura delle Cattive e la Kalsa e il Mandamento Tribunali, fino a Sant’Erasmo e alla foce del Fiume Oreto. Più a Sud troviamo la complessa, martoriata, vitale, fragile, ma anche manifatturiera, educativa e artistica, Costa Sud, per cui il Comune di Palermo insieme alla struttura tecnica della Zes ha progettato interventi di bonifica e recupero per quasi 60 milioni di euro finanziati dal Pnrr. Un susseguirsi di quartieri (Romagnolo, Settecannoli, Sperone, Bandita, Roccella) composti da paesaggi costieri ed ex lidi balneari, di arenili, case in linea e fabbriche di laterizi, fino al parco Libero Grassi ad Acqua dei Corsari, emblema di un riscatto urbano e sociale dell’area e dell’intera città, grazie a un finanziamento regionale di circa 11 milioni di euro per la sua bonifica”.
La Variante urbanistica costiera comprenderà una fascia di città che, “a partire dalla linea di costa, intercetti tutte le grandi aree di trasformazione sia longitudinalmente che trasversalmente, entrando dentro il tessuto urbano consolidato per comprendere la Fiera del Mediterraneo, la ex Stazione Sampolo, l’area del Mercato Ortofrutticolo e il quartiere di via Montalbo, l’ex Macello e l’ex Gasometro, Borgo Vecchio e Brancaccio, solo per indicare alcune aree che saranno meglio definite in sede di redazione della Variante Urbanistica costiera”.
Il Pug individua quattro aree fondamentali di intervento, dette “ambiti strategici”: qualità della vita e dell’ambiente, mobilità e infrastrutture sostenibili, rigenerazione urbana, sviluppo economico e delle attività produttive. Per quanto riguarda la qualità della vita e dell’ambiente, gli interventi principali sono: la rigenerazione agrourbana della borgata di Ciaculli; la realizzazione della rete ecologica urbana e del sistema “parco metropolitano” (Oreto, Garofala, Boccadifalco, Villa Turrisi, Piana dei Colli, Favorita, Mondello); la greenway, con tanto di piano di forestazione urbana; il parco urbano del fiume Oreto; e, come detto, il recupero alla balneazione della Costa Sud.
Per quanto riguarda la mobilità e le infrastrutture sostenibili, i progetti che l’Amministrazione ha dichiarato come “da approfondire” sono: la pedemontana di connessione veloce tra le autostrade A19 e A29; il collegamento sotterraneo o subacqueo del porto con la viabilità extraurbana; la viabilità di collegamento tra Palermo e Monreale; l’estensione dei percorsi pedonali e ciclabili e la diffusione di mezzi di trasporto ecologici e intelligenti; il miglioramento delle pedonalizzazioni del centro storico; la linea di collegamento via mare (o metromare) tra l’aeroporto, la città e Cefalù; il potenziamento e la revisione della rete tramviaria e metroferroviaria e l’interconnessione con la linea di Metropolitana Automatica Leggera; la strada radiale di connessione polo ospedaliero-Stazione Notarbartolo.
E veniamo, infine, alla rigenerazione urbana, che prevede interventi come: la riqualificazione del centro storico e delle borgate marinare; la valorizzazione del percorso Unesco; la realizzazione del campus universitario urbano Archirafi, del polo religioso Santuario Padre Pino Puglisi e del polo integrato del Parco della Favorita, di viale del Fante e di viale Duca degli Abbruzzi; la rigenerazione dell’area dell’aeroporto di Boccadifalco; la realizzazione dei poli della creatività e dell’innovazione (ex Gasometro, ex Macello, ex Chimica Arenella, ex Manifattura Tabacchi, ex Magazzini Tirrenia); il Museo e l’itinerario urbano del Liberty.