"Bisogna dare un minimo di serenità alle imprese che hanno assunto precisi impegni e ai loro dipendenti”
Purtroppo la burocrazia non blocca le opere pubbliche soltanto nella fase che precede le aggiudicazioni, ma anche dopo”. Lo dice Santo Cutrone, presidente regionale di Ance Sicilia, che spiega: “E’ il caso tutto pirandelliano del completamento della Siracusa-Gela, opera attesa da cinquant’anni e che, finalmente
trasformata in cantiere, vede ora l’impresa Cosedil costretta a fermarsi perché i fondi erogati alla stazione appaltante per pagare i lavori eseguiti sono stati congelati da un pignoramento. E’ un corto circuito
fra istituzioni, frutto di una rigida applicazione di norme che non considera le gravi conseguenze di questi atti su decine di imprese coinvolte, quella responsabile dell’opera e quelle dell’indotto e delle
forniture, e su centinaia di lavoratori e famiglie, nonché sulle speranze della comunità del Sud-Est della Sicilia di uscire finalmente dall’isolamento”.
Rispetto per le imprese e i loro dipendenti
“Non bisogna aspettare un Pirandello per risolvere questa assurda situazione – conclude Cutrone – . Faccio appello a chi di competenza affinché adotti subito i necessari provvedimenti con estremo buon senso per fare chiarezza e per superare incredibili cavilli burocratici che bloccano la realizzazione di un’infrastruttura che ormai dovrebbe filare liscia come l’olio. “Bisogna dare un minimo di serenità alle imprese che hanno assunto precisi impegni e ai loro dipendenti”.