Anci Sicilia, enti locali: "No allo stallo normativo e finanziario"

Anci Sicilia e le leggi sugli enti locali: “No allo stallo normativo e finanziario”

Anci Sicilia e le leggi sugli enti locali: “No allo stallo normativo e finanziario”

Redazione  |
martedì 05 Novembre 2024

Ad affrontare ancora una volta il delicato argomento è l'Anci Sicilia, in particolare il comitato direttivo.

Un confronto, domani, con il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno per parlare del necessario superamento dello stallo normativo e finanziario sulle leggi che riguardano gli enti locali. A richiederlo ed affrontare ancora una volta il delicato argomento è l’Anci Sicilia, in particolare il comitato direttivo.

“Siamo fortemente preoccupati per la grave situazione che da un punto di vista normativo riguarda gli Enti locali dell’Isola, da troppo tempo in attesa dell’approvazione di importanti norme come il DdL Enti locali, di scelte come l’indizione delle elezioni degli Enti intermedi, continuamente rinviate da oltre 10 anni, e di un confronto in relazione alle proposte avanzate dall’Associazione sullo status degli amministratori. Inoltre, persiste una grave disattenzione per gli enti locali nella complessiva destinazione delle risorse finanziarie da parte della Regione. Saranno questi i principali temi che sottoporremo domani al presidente Galvagno durante un incontro a cui abbiamo invitato anche i capigruppo all’ARS”. Questo il commento del presidente e del segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani, Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano.

La gestione sistema dei rifiuti, le richieste alla Regione

“Da tempo – aggiunge Marco Corsaro, sindaco di Misterbianco – la nostra Associazione evidenzia le anomalie che caratterizzano la gestione del sistema integrato dei rifiuti, a partire dalla grave carenza degli impianti di gestione e dalla presenza di un oligopolio caratterizzato da pochi impianti pubblici e pochi impianti privati. Negli ultimi due anni il costo del conferimento, con riferimento al rifiuto urbano residuo, è cresciuto esponenzialmente passando in alcuni casi da 130 a 380 euro a tonnellata. I comuni , e quindi a cascata i cittadini che pagano la Tari, risultano schiacciati da un costo dei rifiuti tra i più alti d’Italia, pur avendo la raccolta differenziata in crescita”.

“Sul tema rifiuti – spiega Massimiliano Giammusso, sindaco di Gravina di Catania nonché vice presidente dell’ANCI – chiediamo che possa essere ri-finanziata la norma che prevedeva un contributo per gli extra costi. In assenza di tale intervento i costi della TARI per comuni, cittadini e imprese diventeranno insostenibili”.

Il Comitato direttivo dell’Anci: “Riordino del Servizio idrico integrato”

“È poi di fondamentale importanza – ha continuato il Comitato direttivo dell’Anci Sicilia – il riordino del Servizio idrico integrato per garantire criteri di efficienza, efficacia ed economicità, nell’interesse pubblico collettivo, e un razionale utilizzo dell’acqua in un periodo difficile come quello attuale che sta costringendo tutti i siciliani a fare i conti con la siccità e il conseguente razionamento”. In tal senso va anche rafforzata la struttura organizzativa delle ATI, soggetti che sul territorio svolgono un ruolo significativo per quanto riguarda le scelte strategiche”.

Un appello al governo Schifani e all’Ars

“Ci ritroviamo ancora una volta – spiegano dal Comitato direttivo dell’Associazione dei comuni siciliani – a rivolgere un ulteriore appello al governo Schifani e all’Assemblea regionale per istituire in Sicilia il Consiglio delle Autonomie locali, adeguandosi così al resto d’Italia. L’istituzione del CAL potrà incentivare le politiche di sviluppo e i comuni avranno anche la possibilità di intervenire, attraverso un confronto, sulle norme e sugli atti amministrativi”.

“Per questi motivi ribadiamo l’urgenza di fissare un incontro con il Presidente Schifani e con l’assessore Dagnino. Un confronto che avevamo già chiesto ma che ancora non c’è stato e che riteniamo indispensabile prima del dibattito sulla manovra di assestamento e prima della prossima Legge di Stabilità”

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