Sull’autostrada A19 “Palermo-Catania”, come previsto da Anas, a partire dalle ore 15:00 il traffico si è intensificato e la circolazione è in costante aumento.
Alle ore 18 si registrano complessivamente tre chilometri di coda con flussi di circolazione in aumento nelle prossime ore, nella carreggiata che conduce a Palermo. Nel dettaglio: si riportano due chilometri di coda nel territorio di Casteldaccia ed un chilometro in quello di Bagheria, per via dei rientri dell’utenza dalle località balneari verso il capoluogo siciliano.
In serata il traffico è tornato regolare. L’Anas ha comunicato che è tornata alla normalità la viabilità lungo l’autostrada Catania-Palermo, all’altezza di Altavilla Milicia e Bagheria dove, per la presenza di due cantieri di lavoro, si erano registrate code di oltre 3 km a partire dalle 18. Soddisfatto il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani: “Si è fatto un ottimo lavoro di squadra”.
Il traffico
Anche oggi Anas ha messo a disposizione personale aggiuntivo per fluidificare il traffico e assistere gli utenti, al fine di agevolare gli spostamenti.
È stato anche predisposto un presidio all’interno della piazzola di sosta al km 12,150, in direzione Palermo, con operatori pronti a distribuire bottiglie d’acqua in caso di necessità.
La situazione per l’estate
Il 2 giugno 2025 Renato Schifani difficilmente lo dimenticherà. Con lui, migliaia di automobilisti intrappolati sulla Palermo-Catania, tra Altavilla e Villabate, con 20 km di fila e 3 ore di coda per fare pochissimi chilometri.
Una festa della Liberazione che il presidente della Regione non dimenticherà perché è definitivamente crollato tutto quel castello di carta che il Quotidiano di Sicilia aveva già denunciato qualche mese, e proprio a causa de disagi in quello stesso tratto.
Era febbraio, nulla è cambiato, anzi la situazione è, se possibile, peggiorata. Avevamo parlato di cantieri con un gioco di scatole cinesi, che appaiono e scompaiono, ma adesso non è più il momento dei trucchi, e lo hanno capito tutti. Come non è più il momento delle illusioni e dei comunicati.
L’estate? Sarà quella dei disagi
E a proposito di illusioni: se qualcuno spera che le cose possano migliorare in estate, se lo scordi. I cantieri rimarranno fino al 2026. Ci sarà qualche miglioramento, ma difficilmente saranno placati i disagi.
Il pericolo è che ogni fine settimana da qui alla fine della bella stagione, per uscire dalla città prima e per tornare nel capoluogo poi, la situazione sarà questa.
Più che un pericolo diciamo che è una certezza. L’Anas, l’ente che si occupa della A19 commissariata da Schifani in persona, lo ha già detto a chiare lettere: i disagi continueranno, esortando a “partenze intelligenti”.
Il comunicato, per certi versi grottesco, di venerdì, diceva più o meno questo: rassegnatevi a code e file, cercate di fare del vostro meglio, fino ad un drammatico “portatevi delle scorte d’acqua”. Nemmeno si stesse partendo per la guerra.
Schifani ricomprendo il ruolo di commissarrio della Palermo-Catania si è giocato non tutto, certo, ma molto. Fin dall’inizio il governatore sa che questo è un argomento scivoloso, e la lezione del predecessore, Musumeci, gli è servita. Dunque attenzione massima.
Il post 2 giugno
Ci sono stati incontri, dopo il 2 giugno, faccia a faccia , due vicecommissari saltati, sindaci e prefetti piuttosto arrabbiati. Il succo perà è sempre lo stesso. Pazienza, o cittadini dovranno ancora sopportare “qualche disagio”, con la promessa che in uno dei cantieri in questione, nei pressi di Casteldaccia, si stia tentando di anticipare il completamento dei lavori.
Nell’altro, tra Bagheria e Palermo, si ridurrà l’area lavori, al fine di avere due corsie di marcia: tra il 28 luglio e il 10 settembre i lavori si fermeranno, per avere una qualità di vita migliore, mentre fino al 20 giugno i cittadini dovranno ancora diluire le partenze. Quindi, insomma, se la vedano i siciliani.
Gemme in Sicilia
Per affrontare il tema a Palermo è sbarcato l’Amministratore delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme che dopo aver incontrato Schifani ha preso parte dall’incontro con la stampa “Anas oggi gestisce 32.500 km di strada su tutto il territorio nazionale, interconnettendo 3.500 Comuni: in Sicilia gestiamo 3.908 km con una serie di complessità, le strade non sono ancora adeguatamente a posto dal punto di vista della sicurezza e a fronte di infrastrutture non sempre adeguate risolvere i disagi deve essere il nostro primo obiettivo” ha detto Gemme.
“L’investimento che abbiamo fatto sull’isola è di 915 milioni di euro e di questi ben 512 sono impegnati su determinati lavori, alcuni dei quali già conclusi per un totale di 88 milioni: nei periodi di maggiore mobilità è chiaro che si verifichino casi che nessuno di noi vorrebbe mai vedere, il 2 giugno c’è stata una mancanza di comunicazione ma l’attività dei nostri subcommissari nel trasferimento di informazioni è stata tempestiva; è chiaro però che andava fatta una comunicazione più puntuale contro i disagi che avrebbe subito la popolazione”.

