Android abbandona Huawei, nell’hi-tech è guerra a colpi di chip - QdS

Android abbandona Huawei, nell’hi-tech è guerra a colpi di chip

India Arena

Android abbandona Huawei, nell’hi-tech è guerra a colpi di chip

mercoledì 22 Maggio 2019

Google revoca licenza, cosa cambia per i consumatori? De Vecchis: “Problema geopolitico, si rischia ritardo nella digitalizzazione”

ROMA – Prosegue lo scontro tra l’amministrazione Trump, la Cina e Huawei. L’evoluzione di questi contrasti ha portato Google ad una decisione senza precedenti: il colosso ha revocato la licenza Android agli smartphone Huawei, con conseguenze che interessano diversi settori a livello mondiale.

Il blocco risponde al divieto alle aziende americane di intrattenere rapporti commerciali con le aziende considerate pericolose per la sicurezza nazionale. L’accusa infatti, è che l’azienda di Shenzhen sia una sorta di Cavallo di Troia del governo cinese.

A loro volta, colossi statunitensi del settore dei microprocessori hanno sospeso le loro forniture al secondo produttore mondiale di smartphone e anche numerose società europee ne hanno risentito.
Certamente un duro colpo per Huawei, che vede il 45% del suo fatturato totale a rischio perchè derivante da un consumer business oggi incerto e si ritrova tagliata fuori da un ecosistema tecnologico che conta 2,5 miliardi di dispositivi nel mondo.

Il settore più duramente colpito è indubbiamente quello dei microchip, anche in Europa: il gruppo franco-italiano StMicroelectronics è arretrato del 6,8%, Infineon è sceso del 3,7%, Nxp Semiconductors ha perso il 3,4%.

Secondo Luigi De Vecchis, presidente di Huawei Italia, il problema sarebbe piuttosto “di natura geopolitica” e a farne maggiormente le spese sarebbero i consumatori. A suo dire infatti, “il prezzo da pagare rischia di essere il ritardo nella digitalizzazione dell’Europa e dell’Italia”. Secondo De Vecchis, il problema dal punto di vista teconologico non sussiste e le accuse sono infondate: “Una rete di telecomunicazioni risponde a standard ben precisi. Quello che può arrivare all’esterno arriva come materiale crittografato, senza possibilità di controllo sul contenuto.”

Intanto la guerra commerciale Usa-Cina ha influenzato negativamente il sentiment delle imprese europee e i consumatori si chiedono cosa cambierà adesso per chi possiede uno smartphone Huawei.

L’azienda rassicura: “Huawei continuerà a fornire aggiornamenti di sicurezza e servizi post-vendita a tutti i prodotti esistenti, già venduti o attualmente in vendita”, lasciando intendere che sarà dunque Huawei stessa a sopperire le mancanze derivanti dall’assenza del sistema Android.

I problemi potrebbero tuttavia sorgere con i modelli di smartphone futuri del colosso cinese, che non supporteranno più le popolari App di Google, il negozio di applicazioni Play Store e le altre funzionalità del sistema Android.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017