Non si ferma il gossip attorno a Andy Byron e Kristin Cabot. I due colleghi e presunti amanti, dopo essere stati inquadrati dalla kiss cam al concerto dei Coldplay, sono stati messi in congedo dall’azienda tecnologica per cui lavorano, Astronomer.
L’azienda ha sospeso il Ceo della società di software, Byron, pizzicato sul maxi schermo con la sua responsabile delle Risorse umane, Cabot, durante il concerto della band statunitense che si è tenuto lo scorso 16 luglio presso il Gillette Stadium di Foxborough, Massachusetts.
Il siparietto imbarazzante
L’imbarazzante siparietto ritrae i due dirigenti dell’azienda di tecnologia di New York ripresi in un tenero abbraccio e proiettati sul maxi schermo che si affrettano a nascondere i volti, una volta inquadrati. Il filmato è diventato virale in poche ore sul web, ottenendo milioni di visualizzazioni sulle piattaforme social per il presunto tradimento dei due colto in fragrante.
L’azienda Astronomer ha rotto il silenzio in un post su X affermando di aver avviato un’indagine formale sulla questione: “Astronomer è impegnata a rispettare i valori e la cultura che ci hanno guidato fin dalla nostra fondazione. Ci aspettiamo che i nostri leader stabiliscano standard sia in termini di condotta che di responsabilità”. L’azienda ha aggiunto di aver avviato un’indagine formale sulla questione promettendo di condividere ulteriori dettagli a breve.
Due colleghi possono avere una relazione? Cosa dice la legge italiana
Fermo restando il dovere (legale) di fedeltà coniugale, molti utenti sui social si sono chiesti se un capo e un suo diretto sottoposto possono avere una relazione, come nel caso di Andy Byron e Kristin Cabot.
In Italia, la normativa è chiara: non esistono leggi che vietino esplicitamente le relazioni sentimentali tra colleghi, anche perché sarebbero palesemente incostituzionali, ma questo non significa che tutto sia concesso. L’articolo 2104 del Codice civile stabilisce che il lavoratore debba adempiere alla propria obbligazione “con la diligenza richiesta dalla natura della prestazione” e deve “osservare le disposizioni per l’esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite dall’imprenditore”. È qui che si inserisce il concetto di conflitto di interessi: quando la relazione personale interferisce con i doveri professionali.
La giurisprudenza ha chiarito che le aziende possono stabilire regole interne attraverso policy aziendali o codici di condotta. Queste regole non possono in alcun modo vietare le relazioni tra colleghi (a prescindere dal livello), ma possono imporre l’obbligo di informare l’azienda. Una sentenza del Tribunale di Roma del 14 marzo 2023 ha confermato la legittimità del licenziamento di un dipendente che non aveva comunicato la relazione con una collega, violando il regolamento aziendale.
Il principio cardine, dunque, è quello della trasparenza: molte aziende richiedono che i dipendenti dichiarino le relazioni che potrebbero creare conflitti di interesse, non per vietarle ma per gestirle adeguatamente.
Il caso del superiore e subordinato: quando la gerarchia complica tutto
La situazione si complica ulteriormente quando uno dei due lavoratori è sottoposto all’altro nella gerarchia aziendale. Questo è esattamente il caso di Andy Byron e Kristin Cabot: lui è l’amministratore delegato, lei la responsabile delle risorse umane che Andy ha assunto personalmente nove mesi fa.
Kiss cam: sono legali o servirebbe una liberatoria?
Le kiss cam rappresentano un caso particolare nel panorama della privacy. Queste telecamere, nate negli stadi americani durante le partite di basket e baseball per inquadrare e condividere i momenti di amore tra partner, sono diventate un rituale della cultura pop.
Dal punto di vista legale, la situazione è complessa. Il consenso all’ingresso in uno stadio o in un venue concertistico può includere clausole generali sulla ripresa. Molti organizzatori di eventi includono nelle condizioni di vendita del biglietto o nei regolamenti del luogo avvisi che informano i partecipanti della possibilità di essere ripresi. Tuttavia, il Gdpr prevede che il consenso sia specifico, informato e volontario, ma nella prassi nessuno spettatore firma un’apposita liberatoria quando partecipa a un evento pubblico.
Dunque, l’inquadratura improvvisa di persone durante eventi può costituire una violazione della privacy, soprattutto quando le immagini vengono poi condivise sui social media senza consenso.
Nel caso specifico dei Coldplay, alcuni utenti hanno riferito che Chris Martin aveva avvertito il pubblico prima dell’attivazione delle telecamere, ma questo non costituisce necessariamente un consenso valido dal punto di vista legale.
Le conseguenze del caso Byron-Cabot
Il caso dei due dirigenti di Astronomer ha avuto ripercussioni immediate e concrete. La moglie di Andy Byron ha modificato i suoi profili social rimuovendo il cognome del marito e ha successivamente disattivato tutti gli account. Entrambi i protagonisti hanno reso inaccessibili i loro profili LinkedIn.
L’azienda Astronomer ha disattivato la possibilità di commentare sui suoi post LinkedIn e X dopo essere stata bombardata di commenti.
In poche ore, gli utenti dei social media erano riusciti a identificare i due protagonisti utilizzando tecniche di riconoscimento facciale e ricerche incrociate.
Eppure, i giuristi avevano lanciato l’allarme già in tempi non sospetti, quando l’era digitale entrava nel vivo: la tecnologia si evolve molto più velocemente della legge, creando zone grigie che possono trasformarsi in gravi violazioni della privacy. O in matrimoni rovinati da un reel che fa il giro del mondo.

