Anni di vita persi in Europa dopo il Covid, un impatto mostruoso: ecco i numeri - QdS

Anni di vita persi in Europa dopo il Covid, un impatto mostruoso: ecco i numeri

Anni di vita persi in Europa dopo il Covid, un impatto mostruoso: ecco i numeri

Redazione  |
mercoledì 12 Marzo 2025

Uno studio ha calcolato la perdita di anni di vita in 18 Paesi europei tra il 2020 e il 2022, mostrando l’impatto devastante del Covid-19.

Tra il 2020 e il 2022, la pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto devastante sulla vita degli europei, con la perdita di milioni di anni di vita. Uno studio internazionale, condotto da esperti britannici dell’Imperial College di Londra, ha rivelato che in 18 Paesi europei sono andati perduti 16,8 milioni anni di vita, con gravi conseguenze per la salute pubblica e l’assistenza sanitaria. Se non fosse stato per l’emergere della pandemia, questi anni di vita sarebbero stati vissuti senza disabilità e in salute, contribuendo al benessere delle persone e alla forza del sistema sanitario europeo.

L’Italia: una delle nazioni più colpite

Tra i Paesi europei, l’Italia è stata una delle nazioni più duramente colpite, con la perdita di 1,8 milioni anni di vita. Il Paese ha affrontato non solo un elevato numero di decessi diretti dovuti al Covid-19, ma anche una serie di conseguenze indirette legate alle misure di contenimento, come i lockdown e le restrizioni. Le perdite più significative sono state registrate tra gli anziani, ma anche altre categorie di popolazione, come gli adulti di età compresa tra i 65 e gli 80 anni, hanno subito gravi conseguenze.

Le cause della perdita di anni di vita

Lo studio ha evidenziato due principali fattori che hanno contribuito alla perdita di anni di vita: le morti dirette causate dal Covid-19 e gli effetti indiretti legati alle misure di contenimento. Circa il 70% degli anni di vita persi è stato dovuto direttamente al virus, mentre il restante 30% è stato il risultato di fattori indiretti, tra cui la riduzione dell’assistenza sanitaria per malattie non Covid, la limitata accessibilità ai trattamenti per altre condizioni e l’aumento dei problemi di salute mentale, come depressione e ansia, a causa dell’isolamento e delle restrizioni.

La fascia di età più colpita: gli over 80

Un altro dato significativo è che circa il 60% degli anni di vita persi in Europa ha riguardato le persone con più di 80 anni, una fascia di popolazione particolarmente vulnerabile al virus. Tuttavia anche tra coloro che appartengono alla fascia di età tra i 65 e gli 80 anni le perdite sono state considerevoli. Se non fosse stato per la pandemia, gli scienziati stimano che circa 10 milioni di anni di vita persi sarebbero stati vissuti senza disabilità, in salute.

Conseguenze a lungo termine e impatti indiretti

Anche se i tassi di mortalità diretta da Covid-19 sono diminuiti con l’introduzione dei vaccini a partire dal 2021, le perdite dovute a cause indirette sono continuate fino al 2022. La pandemia ha avuto un impatto significativo sulla capacità dei sistemi sanitari di rispondere a tutte le esigenze della popolazione, non solo quelle legate al virus, ma anche a molte altre malattie croniche e acute. La sospensione o la limitazione delle cure per patologie non Covid ha avuto gravi conseguenze, portando a un aumento dei decessi per altre cause.

Lo studio conclude con una riflessione cruciale: la pandemia di Covid-19 ha messo in luce l’importanza di una preparazione globale per affrontare emergenze sanitarie future. Gli esperti suggeriscono di investire in sistemi sanitari più resilienti, in grado di rispondere non solo alle emergenze sanitarie immediate, ma anche alle sfide a lungo termine legate a pandemie e altre crisi sanitarie globali.

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