Anno scolastico 2024-2025, tutte le novità per studenti e insegnanti

Scuola, si torna tra i banchi a partire dal 5 settembre: ecco tutte le novità per l’anno scolastico 2024-2025

marikacontarino

Scuola, si torna tra i banchi a partire dal 5 settembre: ecco tutte le novità per l’anno scolastico 2024-2025

Redazione  |
mercoledì 28 Agosto 2024

Dalla questione degli smartphone al nuovo portale ComUnica: la guida alle regole introdotte per studenti e insegnanti.

Nonostante le diverse richieste di riaprire le scuole a ottobre, l’anno scolastico 2024-2025 non prevede deroghe. Si inizierà già il 5 settembre per gli alunni della provincia autonoma di Bolzano, mentre nel resto d’Italia la riapertura delle scuole è prevista tra l’11 e il 16 settembre.

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Nel dettaglio, dopo il ritorno a scuola, il 5 settembre, degli studenti della provincia autonoma di Bolzano, lunedì 9 settembre toccherà a quelli della provincia autonoma di Trento. Mercoledì 11 settembre riaprono le scuole di Piemonte, Veneto, Marche, Umbria, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta. Il giorno dopo, cioè il 12 settembre, si torna tra i banchi in Lombardia, Campania, Sicilia, Sardegna e Molise. Gli ultimi a tornare a scuola sono gli studenti di Lazio, Puglia, Toscana, Emilia-Romagna, Calabria, Liguria, Abruzzo e Basilicata: per loro la data di inizio è fissata per lunedì 16 settembre.

Anno scolastico 2024-2025: le festività

Come ogni anno scolastico, anche per il 2024-2025 sono previsti alcuni giorni durante i quali le scuole rimarranno chiuse per le festività nazionali. Ecco tutte le date:

  • 1 novembre 2024: Tutti i Santi;
  • 8 dicembre 2024: Immacolata concezione;
  • 25 dicembre 2024: Natale;
  • 26 dicembre 2024: Santo Stefano;
  • 1 gennaio 2025: Capodanno;
  • 6 gennaio 2025: Epifania;
  • 20 aprile 2025: Pasqua;
  • 21 aprile 2025: Lunedì dell’Angelo;
  • 25 aprile 2025: Festa della Liberazione;
  • 1 maggio 2025: Festa del Lavoro;
  • 2 giugno 2025: Festa nazionale della Repubblica.

Per quanto riguarda la data di fine anno scolastico, questa dipende dai giorni di lezione. Per legge, infatti, il calendario scolastico non può prevedere meno di 200 giorni di lezione. La data di fine delle lezioni, dunque, a seconda della regione in cui si vive, è compresa tra il 6 e il 13 giugno.

Le novità dell’anno scolastico 2024-2025

Nell’anno scolastico 2024-2025 sono diversi i cambiamenti che aspettano gli studenti e i docenti italiani al loro ritorno a scuola. Alcune riguardano anche le famiglie.

Il divieto per gli smartphone

Tra le novità principali c’è il divieto di portare gli smartphone a scuola. Il governo e il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, portano avanti da tempo una battaglia contro l’uso dei telefonini in classe: a partire dal primo giorno di scuola sarà vietato utilizzarli anche a scopo didattico. Il divieto riguarda tutti gli alunni fino alla scuola secondaria di primo grado, cioè le scuole medie.

Esistono, ovviamente, alcune eccezioni. Per esempio, potranno portare con sé il proprio smartphone gli studenti con disabilità e disturbi dell’apprendimento. Il divieto, però, non riguarda altri dispositivi, come computer e tablet, ma per poterli utilizzare bisognerà chiedere l’autorizzazione agli insegnanti.

Il voto in condotta

La riforma del ddl Valditara in merito al voto in condotta non è stata approvata. Tuttavia, non appena la modifica passerà definitivamente il vaglio del Parlamento, cambieranno diverse cose.

Con il 5 scatterà la bocciatura e un 6 in condotta negli istituti superiori equivarrà a un debito in educazione civica. Di conseguenza si dovrà poi sostenere un esame al rientro dalle vacanze estive, che consisterà in un elaborato sui temi della cittadinanza attiva e solidale. Per quel che riguarda le scuole medie, il 5 in condotta basterà per la bocciatura.

La questione del bullismo

Anche per l’anno scolastico 2024-2025 il bullismo è una tematica portante da non sottovalutare. Un adolescente su cinque è vittima di bullismo, per cui norme severe aspettano gli studenti aggressivi e violenti. Il loro comportamento potrebbe fruttare un 5 in condotta o anche meno e, di conseguenza, l’esame al rientro delle vacanze a causa del debito in educazione civica o la bocciatura per le scuole medie.

Le modiche all’educazione civica

A proposito di educazione civica, sono previste modifiche anche per questa materia, per la quale le ore previste dovranno essere almeno 33. Tra gli argomenti trattati vi saranno che la dipendenza dagli stupefacenti e la dipendenza da web e social media. Inoltre, sono previste lezioni su educazione finanziaria e risparmio. Fondamentale anche il tema dell’ambiente e della sostenibilità.

Le sospensioni

Con l’inizio dell’anno scolastico 2024-2025 cambiano anche le regole sulle sospensioni. Gli studenti che verranno allontanati da scuola fino a due giorni dovranno partecipare ad attività di riflessione e approfondimento sui motivi e le conseguenze del gesto che hanno compiuto. Dopodiché, saranno chiamati a discutere del loro gesto, delle conseguenze e delle riflessioni fatte in un elaborato. Nel caso di una sospensione più lunga gli alunni dovranno partecipare alle attività di cittadinanza solidale in strutture convenzionate con la propria scuola. Sarà poi il consiglio di classe a decidere la durata di queste attività, che potrebbero proseguire anche dopo la fine dell’anno scolastico.

Sostegno per studenti stranieri

Nell’anno scolastico 2024-2025 partiranno nuove iniziative di sostegno per gli studenti stranieri, che si terranno in orario extra-curricolare. In queste ore verrà potenziato l’insegnamento della lingua italiana e, nelle classi con almeno il 20% del totale di alunni stranieri, arriva un insegnante dedicato.

Anno scolastico 2024-2025: le novità per i docenti

Nell’anno scolastico 2024-2025, oltre alle novità per gli studenti, ci saranno delle news per gli insegnanti, come la figura dell’orientatore.

La questione delle aggressioni

Nel tempo, purtroppo, sono aumentati i casi si aggressione ai docenti da parte degli studenti, per cui adesso sono previste delle multe severe. In particolare, chiunque dovesse mettere in atto comportamenti violenti nei confronti di qualsiasi membro del personale scolastico rischia una multa da 500 euro a 10mila euro. Questi soldi andranno versati all’istituto scolastico e non comprendono l’eventuale risarcimento del danno alla persona. Ovviamente, gli aggressori sono passibili anche di conseguenze penali. Per tenere sotto controllo comportamenti di questo tipo nasce l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico. Tra i suoi compiti c’è anche quello di promuovere attività e percorsi di formazione e sensibilizzazione sul problema della violenza fisica e verbale contro gli insegnanti.

L’assicurazione

Tra le novità dell’anno scolastico 2024-2025 c’è il debutto della copertura assicurativa più estesa per studenti e insegnanti. L’innovazione è stata introdotta dal decreto Lavoro, cioè la legge n. 85 del 3 luglio 2023. Le norme che hanno rafforzato le regole di sicurezza sul lavoro e di tutela contro gli infortuni, prevedono anche l’estensione dell’ambito dove si applica l’assicurazione Inail. Fino allo scorso anno l’assicurazione contro gli infortuni era prevista solo per laboratori e palestre, adesso sarà estesa a ogni ambiente dell’istituto scolastico.

Docenti tutore e orientatori

Le due figure dei docenti tutor e orientatori, introdotte nell’ambito delle riforme previste dal Pnrr, avevano già debuttato lo scorso anno nelle scuole secondarie di secondo grado, cioè licei e istituti professionali. A partire dall’anno scolastico 2024-2025 potrebbero essere presenti anche alle scuole medie. Il compito di docente tutor e orientatori è quello di formare, indirizzare e supportare gli studenti in maniera che possano decidere con più consapevolezza sul loro futuro.

Il portale ComUnica

L’anno scolastico 2024-2025 entra nel vivo dell’esperienza di ComUnica, il portale digitale che permette la condivisione di dati e documenti per tutta la durata del percorso scolastico. Le famiglie hanno già inserito i dati aggiuntivi per le iscrizioni nelle scuole primarie e secondarie e molti italiani lo hanno utilizzato per iscrivere i propri figli alle scuole secondarie di secondo grado.

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