Il Governatore, commentando i dati dell'Ance: "Il sistema dei Lavori pubblici della Sicilia vede finalmente tutti gli indicatori in positivo, dopo ben tredici anni di crisi, e il mio governo ha fatto ripartire le commesse pubbliche"
“L’analisi diramata nei giorni scorsi dall’Ance Sicilia offre a tutti noi la conferma che siamo sulla strada giusta”.
Lo ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci, commentando i dati dell’Osservatorio delle costruzioni di Ance Sicilia secondo cui, nei primi otto mesi del 2020, si è registrato un aumento del 26,36 per cento e del +16,49 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019 per quanto riguarda le opere poste in gara e il valore complessivo delle stesse, di oltre un miliardo e 95 milioni di euro.
“Il sistema dei Lavori pubblici della Sicilia vede finalmente tutti gli indicatori in positivo, dopo ben tredici anni di crisi – ha aggiunto – Il mio governo ha fatto ripartire le commesse pubbliche, consapevole di come l’Isola abbia bisogno di infrastrutture, cantieri e lavoro per rialzare la testa”.
“Accogliamo positivamente – ha sottolineato Musumeci – lo spunto dei costruttori e li ringraziamo, con l’impegno a proseguire sulla strada del rilancio infrastrutturale della nostra terra e, soprattutto, a lavorare affinché la Sicilia, governo nazionale permettendo, rivesta l’auspicato ruolo baricentrico nei Piani nazionali ed europei per la ripresa post-pandemia”.
“A fine anno – ha detto dal canto suo l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone – la crescita degli appalti ha raggiunto la cifra tonda del trenta per cento in più rispetto al 2019, grazie alle aggiudicazioni dei Liberi consorzi di Enna e Trapani e a 106 il numero totale di gare bandita dagli Urega nel 2020. Migliorando, dunque, quello che era già il miglior risultato dell’ultimo decennio”.
“Il governo Musumeci – ha concluso – ha sostenuto con risorse, efficienza e progettualità il sistema dei Lavori pubblici in Sicilia. E i numeri iniziano a darci ragione”.
