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Appalti truccati, Musumeci: “Cuffaro? La Regione è fondata sul sistema clientelare”

Appalti truccati, Musumeci: “Cuffaro? La Regione è fondata sul sistema clientelare”
Nello Musumeci, ministro per la protezione civile e per le politiche del mare

“O si accetta questo sistema e si diventa complici o ti metti di traverso e ti isolano e diventi un problema”, dice l’ex presidente

“Vedo in giro tanta ipocrisia. Tanta ipocrisia. La Regione siciliana è fondata sul sistema clientelare e sul consociativismo parlamentare. Lo diceva il Presidente Giuseppe Alessi nell’immediato dopoguerra. Nessuno si sorprenda”. Non usa mezzi termini Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile ed ex presidente della Regione, parlando a margine dell’incontro sui tre anni del governo Meloni, in corso a Palermo, dell’inchiesta sugli appalti truccati che coinvolge anche Salvatore Cuffaro. “Il problema – spiega Musumeci – è capire se si accetta questo sistema e si diventa complici o se, invece, ti metti di traverso e ti isolano e diventi divisivo e diventi un problema. Questa è la tara che purtroppo si porta dietro la politica siciliana”.

Musumeci e il voto segreto

Musumeci parla anche del voto segreto: “L’uso, anzi l’abuso del voto segreto non lo vuole togliere nessuno, nemmeno il centrodestra – dice l’ex governatore -. Perché serve, a mandare messaggi al Presidente della Regione, a vendicarsi quando chi doveva dire sì ha ritenuto di dire no. E ne parlo con cognizione di causa. Attenzione a non lasciarci sodomizzare dal Palazzo. Uso una frase pesante, e non mi riferisco solo al Palazzo della Regione – aggiunge -. Mi riferisco a tutti i palazzi legati al governo del territorio. O facciamo la differenza sul territorio, la differenza comportamentale, di linguaggio, o altrimenti diventiamo come gli altri. E non ci possiamo permettere questo lusso”.

I problemi idrici dell’Isola

Alla convention di FdI, Musumeci fa riferimento anche alla crisi idrica sull’Isola: “Non è che manca l’acqua in Sicilia, ma quando arriva non la sappiamo conservare – l’opinione del ministro -. Eravamo l’unica regione italiana a non avere l’autorità di bacino- dice -. Eppure, una legge dell’89 la prevedeva da anni. E noi l’abbiamo creata in soli tre mesi, nel 2018, e da allora è iniziata una seria programmazione per le risorse idriche”.