Catania

Appalto rifiuti, Catania divisa in quattro, stop al monopolio e “differenziata spinta”

CATANIA – “Prima della pausa di ferragosto il consiglio di amministrazione della Srr, a cui aderisce il Comune di Catania, ha deliberato l’ok definitivo per il bando sui rifiuti. Un bando che già in precedenza aveva avuto il via libera da parte dell’Anac, l’anticorruzione. Il bando è quindi stato trasmesso all’Urega che è organismo incaricato alla pubblicazione”. Sono queste le parole dell’assessore all’Ecologia del Comune di Catania, Fabio Cantarella, proposito del bando settennale per la raccolta dei rifiuti porta a porta.

Tutti gli adempimenti sarebbero pronti e adesso tocca aspettare la pubblicazione e l’espletamento del bando. “Siamo ottimisti e se tutto procede senza intoppi, anche se usare il condizionale in questi casi è d’obbligo, entro fine anno potremmo finalmente avere i nomi”, aggiunge Cantarella.

L’assessore parla al plurale perché nel nuovo bando sono state superate alcune criticità legate al testo proposto dalla precedente amministrazione. Uno tra tutti, i requisiti aziendali “pregressi” che, nella vecchia formulazione, limitavano la partecipazione delle realtà locali.

Non solo. “Proprio raccogliendo le indicazioni dell’Anac, che in passato non erano mai state accolte e il bando andava sempre deserto, abbiamo diviso la città in quattro lotti: Nord, Sud, Est e Ovest. Creare un solo lotto molto grande e importante, avrebbe infatti significato limitare la partecipazione anche delle aziende di medie dimensioni. In questo modo invece, anche ditte serie che non sono colossi possono aggiudicarsi un lotto”, spiega.

Se da una parte il bando apre a imprese più piccole per la gestione di porzioni ristrette di territorio, dall’altro vuole impedire le situazioni di monopolio per cui nessuna azienda potrà aggiudicarsi più di due lotti. “Con il nuovo appalto andremo a fare una raccolta spinta”, afferma Cantarella. “Toglieremo i cassonetti quasi dappertutto e faremo il ‘porta a porta’ sia nelle case singole che nei grandi complessi. Qui però non si potranno lasciare sacchetti ovunque, ma ci vorranno cassonetti più o meno grandi. E questo porterà anche a controllo maggiore”.

La gara consentirà di superare le problematiche legata alla raccolta attuale, limitata a 40 mila famiglie, e soprattutto da incrementare le percentuali di differenziata che ad oggi si attesta intorno al 10 per cento. Alcuni mesi poco di più, altri poco di meno.

“Va segnalato inoltre – dice l’assessore catanese – che nel mesi di luglio e agosto abbiamo avuto disagi con le piattaforme. È un problema di competenza regionale, ma penalizza anche i Comuni perché non possono conferire. È successo il mese scorso con l’umido che abbiamo potuto conferire nella piattaforma solo il sabato e molto spesso siamo stati costretti a portarlo in discarica”. Al miglioramento che arriverà con il nuovo appalto va aggiunto il regolamento per il compostaggio domestico, già approvato in Consiglio comunale.

Una volta avviato il “porta a porta” in tutta la città, dovrebbe anche finire il pendolarismo dei rifiuti per cui i cittadini dei Comuni limitrofi, invece di differenziare secondo le regole del Comune di residenza, portano i sacchetti con l’indifferenziato a Catania.