Appena scarcerato ingoia 3 batterie per evitare rimpatrio: marocchino in ospedale - QdS

Appena scarcerato ingoia 3 batterie per evitare rimpatrio: marocchino in ospedale

Appena scarcerato ingoia 3 batterie per evitare rimpatrio: marocchino in ospedale

Redazione  |
giovedì 08 Giugno 2023

I medici hanno riscontrato comunque l'idoneità alla vita in comunità ristretta e il questore ne ha disposto il definitivo allontanamento dal territorio nazionale

Il questore della provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, ha disposto il collocamento presso il cpr di Gradisca d’Isonzo nei confronti di un cittadino marocchino di 37 anni, gravato da numerosi precedenti penali per reati in materia di stupefacenti, rapina e rissa. L’uomo, detenuto al carcere di Monza, poco prima di uscire, ha ingoiato tre batterie per evitare il rimpatrio.

In Italia dal 2006, il 37enne è stato arrestato una prima volta per spaccio di stupefacenti e per resistenza a pubblico ufficiale, oltre che per false attestazioni sulla propria identità. Per questi reati il tribunale di Torino lo aveva condannato a un anno e due mesi di reclusione, ma nel frattempo di lui si erano perse le tracce. Rintracciato nel 2013, era stato arrestato e trasferito al carcere di Ivrea dove, a causa di disaccordi con gli altri detenuti, aveva distrutto alcune suppellettili e minacciato di ferirsi con un pezzo di vetro se non fosse stata esaudita la sua richiesta. Per questo motivo era stato denunciato per danneggiamento.

Più volte colpito dall’ordine di lasciare il territorio nazionale, è stato denunciato per inottemperanza agli ordini e ancora per false attestazioni, per aver fornito alle forze dell’ordine nominativi diversi e dichiarandosi palestinese. Nel 2015 è stato indagato per ricettazione e per aver rapinato un giovane, sotto la minaccia di un coltello, di un cellulare e di alcuni monili.

Lo scorso lunedì, poco prima di uscire dal carcere per essere trasferito al cpr, ha ingoiato le batterie; accompagnato all’ospedale San Gerardo, è stato sottoposto a visite e accertamenti, ma i medici hanno riscontrato comunque l’idoneità alla vita in comunità ristretta e il questore ne ha disposto il definitivo allontanamento dal territorio nazionale.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017