Home » Askanews » Approvata norma Nocco per rafforzare sanità veterinaria pubblica

Approvata norma Nocco per rafforzare sanità veterinaria pubblica

Approvata norma Nocco per rafforzare sanità veterinaria pubblica

Per contrastare zoonosi ed epizoozie

Roma, 19 dic. (askanews) – Più tutele per la salute pubblica e animale, più strumenti per contrastare epizoozie e zoonosi, più riconoscimento ai medici veterinari del territorio: sono questi gli obiettivi raggiunti grazie all’approvazione dell’emendamento a prima firma della senatrice Maria Nocco (Fratelli d’Italia), inserito nella Manovra durante i lavori in corso in Commissione Bilancio a Palazzo Madama.

La norma interviene in modo strutturale sul sistema sanitario nazionale, prevedendo che i medici veterinari specialisti ambulatoriali convenzionati – titolari al primo gennaio 2026 di un incarico a tempo indeterminato da 38 ore settimanali e in possesso del titolo di specializzazione richiesto – possano, previo giudizio di idoneità, essere inquadrati nei ruoli dirigenziali delle aziende sanitarie, con il trattamento previsto dal contratto nazionale dell’area dirigenziale veterinaria.

L’obiettivo è duplice: rafforzare la capacità operativa della sanità veterinaria pubblica nei territori, sempre più esposta al rischio di emergenze sanitarie animali, e valorizzare le competenze maturate dai professionisti già attivi nel sistema, in una logica di riconoscimento dell’esperienza e di equità contrattuale.

“Con questa norma rafforziamo la prima linea di difesa del nostro sistema sanitario contro le malattie animali che possono mettere a rischio intere filiere agroalimentari o trasformarsi in emergenze per la salute pubblica – spiega Nocco – La prevenzione passa da un presidio veterinario efficiente e diffuso sul territorio. L’emendamento che ho proposto – aggiunge – risponde a una duplice esigenza: quella di potenziare la risposta del SSN alle emergenze sanitarie e quella di valorizzare il lavoro quotidiano dei veterinari convenzionati, che troppo spesso sono rimasti invisibili nonostante l’impegno, la continuità e la qualità del loro servizio”.

L’inquadramento sarà possibile senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, grazie a un meccanismo di compensazione fondato sulla riduzione progressiva delle ore di specialistica convenzionata a seguito dei nuovi inquadramenti o delle cessazioni già intervenute. Le Regioni dovranno rendicontare annualmente gli inquadramenti effettuati, le risorse utilizzate e le ore convenzionali disattivate, garantendo così trasparenza e sostenibilità del processo.

“È una svolta attesa e concreta, che risolve una criticità segnalata da anni dai territori e dalle associazioni di categoria, che ringrazio per la collaborazione e il sostegno – conclude Nocco – Mettiamo fine a un’inspiegabile sottovalutazione del ruolo dei veterinari nella sanità pubblica e investiamo con coraggio nella prevenzione, nella sicurezza alimentare e nella tutela della salute collettiva. È così che si difende davvero l’agricoltura italiana”.