Approvato indennizzo per i precari della pubblica amministrazione per abuso di contratti a termine.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge Salva infrazioni, che prevede anche un indennizzo fino a 24 mesi per i precari storici della pubblica amministrazione e quindi anche della scuola.
Ecco come funziona la nuova normativa.
Indennizzo precari storici della scuola, come funziona
Il nuovo decreto prevede un indennizzo da 4 a 24 mesi per i precari della PA per l’abuso dei contratti a termine. La misura si rivolge dunque anche ai docenti che hanno affrontato per anni supplenze brevi e contratti a tempo determinato, senza mai accedere al tanto agognato tempo indeterminato e affrontando anno dopo anno graduatorie e tanti problemi.
La norma modifica l’articolo 36, comma 5 del D. Lgs 165 del 2001 e prevede “nella specifica ipotesi di danno conseguente all’abuso per l’utilizzo di una successione di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato”, che il giudice stabilisca “un’indennità nella misura compresa tra un minimo di quattro e un massimo di ventiquattro mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto”.
L’importo
Nello stabilire l’importo dell’indennizzo per i precari storici della pubblica amministrazione e della scuola, il giudice dovrà tenere conto anche del “numero dei contratti in successione intervenuti tra le parti” e della “durata complessiva del rapporto”.
La procedura per arrivare a questo risultato storico per i precari è partito nel 2019. Nel 2023 la Commissione Europea aveva inviato all’Italia un parere motivato evidenziando l’assenza di sanzioni per l’abuso di contratti a tempo determinato per diverse categorie di lavoratori del settore pubblico, in primis i lavoratori della scuola.
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Immagine di repertorio