Da oggi a domenica l’attrice inglese sarà allo Zo centro culture
Catania non si fa mancare niente. Neanche il Fringe Festival. E neanche alcuni degli artisti internazionali che quest’anno si sono esibiti al Fringe Festival originario, quello di Edinburgo: l’attrice inglese April Small e l’attrice fiorentina Monia Baldini. Entrambe della scuola di Philippe Gaulier, maestro parigino di alcuni tra gli attori e i comici più famosi della nostra epoca: Roberto Benigni, Sacha Baron Cohen (Ali G, Borat), Emma Thompson, Helena Bonham Carter; e, non ultimo, Viggo Venn, il vincitore di Britain’s Got Talent 2023. Abbiamo avuto l’occasione di intervistare April, che ci ha parlato del suo spettacolo in inglese (con sottotitoli in italiano) “Bloody Medea!!” (“Maledetta Medea!!”), un’originalissima interpretazione della Medea di Euripide tra tragedia e commedia, diretta dal direttore artistico spagnolo Aitor Basauri di Spymonkey.
Dopo Berlino, Edinburgo, Hastings, Bath, Brighton e Londra, infatti, April porterà il suo spettacolo allo Zo Centro Culture da giovedì 19 a domenica 22; e al Piccolo Teatro di Catania da giovedì 26 a domenica 29 ottobre.
“Quando è arrivato il Covid”, racconta, “stavo ancora studiando. In una bolla, una comunità: non perfetta, certo, ma era casa mia. E poi sono dovuta partire e trasferirmi in un nuovo paese con un giorno di preavviso. Mi è venuto in mente quando stavo finendo la scuola e ci sono stati gli attentati di Londra del 2005. In entrambi i casi ho concluso gli studi in circostanze estreme, ed entrambe le volte la mia vita è cambiata improvvisamente e inaspettatamente. Essere sradicati dalla propria comunità e dalla propria casa in questo modo ti fa riflettere. Medea voleva essere ascoltata, come me. Mentre il mondo si chiudeva, volevo continuare a stare con quella comunità di artisti che condividevano esperienze, recitavano e, soprattutto, si facevano ridere a vicenda. Stare insieme può essere un piacere e un dolore, ma l’amore porta la risposta a tutto. Medea, e la sua capacità di amare nelle circostanze più tragiche, sembravano una ripresa del mio amore per le persone, il teatro, il mondo; e ciò che desideravo essere diverso. Lo spettacolo deriva dalla forte convinzione che dobbiamo solo andare avanti e concentrarci su ciò che amiamo”.