Indagine condotta dalla Soprintendenza dei Beni culturali, il cantiere di scavo sarà visitabile si concentrerà nella parte antistante il cortile per verificare la presenza di elementi connessi all'occupazione islamica
arte la terza campagna di scavi nel complesso monumentale medievale di San Giovanni dei Lebbrosi di Palermo alla ricerca di testimonianze di epoca islamica. Il cantiere di scavo, che è possibile visitare, si concentrera’ nella parte antistante il cortile della Chiesa per cercare di chiarire ulteriormente l’articolazione degli spazi dell’ospedale normanno e, soprattutto, verificare la presenza di elementi connessi all’occupazione islamica.
“La campagna di scavi – evidenzia l’ assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – è una delle tante iniziative in corso in Sicilia che sanciscono collaborazioni attive con Università e centri di ricerca di tutto il mondo”.
L’indagine è condotta dalla Soprintendenza dei Beni culturali di Palermo insieme al Consejo Superior de Investigaciones Científicas-Csic, sotto la direzione di María de los Ángeles Utrero Agudo, ad Angelo Castrorao Barba della Escuela de Estudios Árabes di Granada e da Giuseppe Mandala’ del Instituto de Lenguas y Culturas del Mediterráneo y Oriente Próximo di Madrid.
“Le campagne di ricerca avviate sino ad oggi nel sito di San Giovanni dei Lebbrosi – dicono la soprintendente dei Beni culturali di Palermo, Lina Bellanca, la dirigente della Sezione archeologica Mariella Marrone, e l’archeologa Giuseppina Battaglia – sono state realizzate grazie al sostegno del The Barakat Trust di Oxford, di Mecd-Ipce e del Csic con l’obiettivo di approfondire gli aspetti storici e archeologici della struttura per comprendere l’esatta evoluzione del complesso medievale nel tempo”. Da quanto ad oggi emerso sembra, infatti, che la Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi abbia svolto un ruolo importante nell’evoluzione storico-architettonica tra l’epoca islamica e quella normanna”, aggiungono.
Fonti storiche hanno localizzato in questo luogo un castello musulmano detto “de Jean”, forse riferibile ad un riba (una sorta di presidio lungo i confini del dominio islamico con funzioni difensive e di rafforzamento della fede islamica), occupato dai normanni nel corso delle operazioni di conquista della città nel 1071-1072. In base ai risultati delle analisi sulle fasi costruttive dell’architettura, intorno alla metà del XIIsecolo, sarebbe stato realizzato un progetto unitario per la costruzione di un ospedale dedicato alle malattie infettive all’interno la chiesa di San Giovanni.