Le persone umane, come gli altri esseri viventi, debbono morire, prima o dopo. Qualcuno sostiene che nel momento in cui si nasce è già stata scadenzata la fine.
La morte è stata raffigurata come un’effigie scheletrica con una falce, ma anche in tanti altri modi. Chi ha prodotto tale immagine? Probabilmente chi aveva interesse a demonizzare un fatto del tutto naturale, che è la cessazione del corpo.
Che c’entra l’immagine prima richiamata con questo fatto naturale? Probabilmente c’è stato qualcuno che ha pescato nel torbido, cercando di spaventare la gente e di farle temere un evento inevitabile e intrinseco a tutti i viventi.
Dal che si dovrebbe dedurne che non bisogna avere paura della morte, cioè della cessazione del corpo, ma esserne consapevoli e quindi Vivere finché si respira e finché si gode di una buona salute, il meglio possibile, valorizzando la Normalità, che è il buon andamento di tutti i giorni.
Quando, invece, capitano iatture, malattie e altro, bisogna avere la forza di affrontarle positivamente pensando di poterle superare.
Quella descritta è una mentalità non diffusa, pochi ragionano in questo modo; così si verifica un moltiplicarsi degli effetti di eventi negativi, che peggiorano la situazione.
C’è un rimedio a quanto descritto? Sicuramente. È quello di conoscere e di apprendere sia gli eventi accaduti negli ultimi millenni, sia le motivazioni e le ragioni di tutti i cambiamenti epocali che vi sono stati da diecimila anni a questa parte, da quando l’essere umano è passato da quattro appoggi a due.
Quello che scriviamo non è di facile attuazione, né di facile comprensione perché, appunto, bisogna dotarsi di conoscenze che permettano di sviluppare la capacità di ragionamento e di spirito critico. E le conoscenze si acquisiscono leggendo, coltivando ciò che si apprende, ascoltando i sapienti e le sapienti e via elencando.
Quando, invece, si vive giorno per giorno, basandosi su tutte le piccole cose voluttuarie o meno; quando si vive non ragionando e non valutando adeguatamente gli eventi e le circostanze alla luce dell’esperienza di millenni, ecco che ciascuno di noi vive male. Dunque, vivere il presente, ma progettando il futuro e conoscendo il passato.
Una questione che non è portata all’attenzione dell’Opinione pubblica riguarda l’esistenza di tanti microorganismi, come virus e batteri, i quali per vivere devono attaccare altri corpi. La domanda che ne consegue è: come mai il Supremo Architetto ha creato anche questi microorganismi, nemici di molte specie? La risposta è nella logica naturale dell’esistenza: le persone, così come gli altri viventi, nascono e devono morire, lasciando spazio e risorse per le generazioni successive.
Ovviamente non bisogna arrendersi senza lottare, ragione per la quale siamo dotati di un sistema immunitario formidabile, che è una sorta di guardiano avente il compito di ammazzare virus e batteri nocivi.
Quindi c’è un bilanciamento fra forze opposte, che sono poi l’essenza stessa della vita sulla Terra, composta, com’è noto, da numerose specie, di cui spesso ci dimentichiamo, nonostante molte di esse siano essenziali per la nostra sopravvivenza. Per esempio, le piante e le alghe assorbono anidride carbonica ed emettono ossigeno, mentre il regno animale assorbe ossigeno ed emette anidride carbonica.
Perché vi scriviamo queste cose? Perché quasi nessuno ci pensa, quasi nessuno si regola di conseguenza nel vivere la propria vita quotidiana, forse perché ritiene che siano cose banali. Molti guardano all’oggi e poco al domani; molti guardano gli eventi generali e collettivi come se non potessero farci nulla e quindi se ne disinteressano, vivendo solo nella loro bolla. Per conseguenza la situazione peggiora col tempo.
Nonostante quanto precede, la specie umana vive ormai molto di più, essendo l’aspettativa di vita passata dai quaranta/cinquant’anni di qualche secolo fa, agli ottanta o novanta dei nostri giorni. La medicina ha fatto passi da gigante e si può dire che, in generale, la qualità della vita sia migliorata in gran parte del mondo.
Ma è opportuno che ogni vivente sia cosciente di come funzionano le cose e, per far ciò, deve leggere molti libri e giornali di carta, al fine di affrontare le vicende della propria esistenza con consapevolezza e cognizione di causa.

