Salvaguardare l’ambiente montano, intervenendo per la valorizzazione di questo ecosistema così prezioso, con misure a sostegno dei Comuni siciliani totalmente o parzialmente montani. All’Isola andranno un totale di 11,6 milioni di euro provenienti dal “Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane”, assegnati dalla presidenza del Consiglio dei ministri per gli anni 2022 e 2023, e che saranno distribuiti ai 173 Comuni che hanno presentato istanza. Il maggior numero di Comuni coinvolti si trovano nella provincia di Messina, oltre 60, seguita dal Palermitano e dal Catanese. In seguito all’approvazione dell’elenco delle istanze ricevute entro i termini previsti, verrà effettuata la ripartizione. Con i finanziamenti messi a disposizione dal Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane si potranno effettuare interventi per la tutela e la promozione delle risorse ambientali dei territori montani. In particolare, si potranno attuare interventi che diffondano e valorizzino, anche attraverso opportune sinergie, le migliori iniziative in materia di tutela e valorizzazione delle qualità ambientali e delle potenzialità endogene proprie dell’habitat montano.
Strategie e comunicazione
Quindi, si potranno definire attività di informazione e di comunicazione sui temi della montagna sia per gli autoctoni che per i visitatori. Inoltre, si potranno sviluppare strategie di carattere socioeconomico a favore delle popolazioni residenti nelle aree montane, allo scopo di ridurre i fenomeni di spopolamento. Pertanto, si lavorerà all’accessibilità delle infrastrutture digitali e per il rafforzamento dei servizi essenziali, con particolare riguardo prioritario a quelli socio-sanitari e dell’istruzione. In parallelo, in termini di sostenibilità ambientale, il fondo prevede misure di prevenzione del rischio del dissesto idrogeologico nei territori montani, in modo da tutelare, promuovere e valorizzare le risorse ambientali dei territori montani, anche attraverso la realizzazione delle green community. Quindi, si potrà lavorare alla creazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabile, compresi quelli idroelettrici, a progetti finalizzati alla salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità e allo sviluppo delle attività agro-silvo-pastorali, anche con riferimento alla filiera del legno.
Anche inecentivi
Sono previste anche misure di incentivazione per la crescita sostenibile e lo sviluppo economico e sociale dei territori montani. Le attività finanziate si dovranno concludere il 31 agosto 2026, mentre entro il 31 dicembre dello stesso anno le regioni dovranno provvedere a rendicontare le attività al dipartimento per gli affari regionali e le autonomie. In totale il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane ha previsto per il 2023 un finanziamento nazionale di 209,5 milioni di euro, divisi tra gli interventi di competenza statale e una destinata agli interventi di competenza regionale. Le risorse saranno erogate in due fasi: una anticipazione del 50% entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto di impegno, e il resto a saldo finale dopo la verifica del rendiconto finale, che dovrà includere documentazione di spesa e attestare la funzionalità degli interventi. Per preparare gli enti locali a quanto necessario per il miglior utilizzo delle risorse, l’assessorato regionale delle Autonomie locali ha anche organizzato due seminari, lo scorso mese di ottobre, per amministratori locali e tecnici, per chiarire i dubbi e migliorare attraverso il confronto le proposte progettuali.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

