Catania, arma da guerra in garage: arrestati 2 pregiudicati - QdS

Catania, arma da guerra clandestina in garage: arrestati 2 pregiudicati

Catania, arma da guerra clandestina in garage: arrestati 2 pregiudicati

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martedì 26 Luglio 2022

Un fucile mitragliatore AK 47 e una confezione di 50 cartucce calibro 7,62x39 trovati in un garage del noto quartiere San Giovanni di Galermo (CT).

La Polizia di Stato ha arrestato A.G., pregiudicato di 29 anni e C.D., pregiudicato di 34 anni agli arresti domiciliari, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di detenzione di arma da guerra clandestina e relativo munizionamento.

L’arma da guerra clandestina in casa

Nell’ambito dell’attività di contrasto allo spaccio di droga nel rione popolare San Giovanni di Galermo, il personale della Squadra Mobile – Sezione Antidroga ha operato una perquisizione nell’abitazione di via Pavia del pregiudicato C.D., già sottoposto agli arresti domiciliari per associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di droga.

All’arrivo dei poliziotti della Sezione “Antidroga”, C.D. si è mostrato sin da subito particolarmente nervoso. Al termine dell’attività di perquisizione, gli operanti hanno trovato, all’interno di un garage aperto con le chiavi nella disponibilità di C.D., un borsone nascosto tra due grosse vasche di riserva idrica, contenente un fucile mitragliatore AK 47 e una confezione di 50 cartucce calibro 7,62×39 marca Seller & Belliot per la suddetta arma da guerra clandestina.

Subito dopo il ritrovamento, gli elementi investigativi acquisiti dai poliziotti della Sezione Antidroga hanno consentito di attribuire la titolarità dell’arma al pregiudicato A.G., soggetto legato al clan mafioso dei Cursoti Milanesi, il quale risultava anche in possesso di una seconda copia delle chiavi del garage in cui è stata trovata l’arma.

Pertanto, i due pregiudicati A.G. e C.D. sono stati arrestati per detenzione di arma da guerra clandestina e relativo munizionamento commesso in concorso tra loro. Dopo le formalità di rito, sono stati associati al carcere Cavadonna di Siracusa a disposizione dell’autorità giudiziaria che, in sede di convalida dell’arresto, ha sottoposto entrambi i pregiudicati alla misura della custodia cautelare in carcere.

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