“Faccio una pubblica denuncia perché si alzi il livello di guardia: ho la sensazione, e nei prossimi giorni ancora di più, che ci siano movimenti di denaro e condizionamenti sul regolare esercizio del diritto di voto”. Sono le dure parole di Gaetano Armao, candidato alla carica di governatore con Azione e Italia Viva, durante una conferenza stampa a Palermo.
Tra gli altri argomenti affrontati dal vice presidente uscente della Regione Siciliana anche il voto segreto e i temi della campagna elettorale del cosiddetto “Terzo Polo”.
Oltre a denunciare possibili irregolarità in vista delle elezioni (politiche e regionali) del prossimo 25 settembre, Armao si è espresso anche sul voto segreto all’Ars.
“Con il voto segreto la Sicilia non farà mai un passo in avanti. Bisogna eliminare la generalizzazione del voto segreto che è inaccettabile in un Parlamento moderno. Una pratica infame che sceglie chi non ha il coraggio di assumersi le sue responsabilità”. Sono queste le parole del candidato di Azione e Italia Viva in Sicilia.
Durante la sua conferenza stampa a Palermo, Armao è tornato a parlare degli argomenti più importanti della sua campagna elettorale. Nel corso del suo discorso, il vice presidente della Regione ha sottolineato anche come tra i temi più trattati dagli avversari ci sia stato poco spazio per legalità e lotta contro la mafia.
“In questa campagna elettorale c’è un silenzio assordante, vergognoso, sui tema della legalità e del contrasto alla mafia. Tutti pronti a celebrare i 30 anni di Falcone e Borsellino e poi il tema della legalità è totalmente sopito in campagna elettorale. Noi partiamo da una modifica dello Statuto con una legge voto che reciti ‘Il popolo siciliano ripudia la mafia, strumento di oppressione della libertà e del diritto di ogni cittadino'”, ha sottolineato Armao.
“A livello nazionale l’hanno detto sia Calenda che Renzi e noi lo ripetiamo per la Sicilia: noi non siamo come i CinqueStelle, che dicevano che non si sarebbero alleati con nessuno e si sono alleati con tutti. Abbiamo una posizione molto più concreta e seria: se ci sono proposte, da qualsiasi soggetto arriveranno, ci confronteremo con libertà e serietà. Ma sia chiara una cosa: il gruppo di pre-potere che ha cercato in questi anni di condizionare il Governo senza riuscirci e ha defenestrato quel galantuomo di Nello Musumeci, con noi non avrà nulla a che vedere”.
“Il terzo polo si propone, a Roma come in Sicilia, come l’ago della bilancia, la forza di equilibrio tra due schieramenti che sembrano sempre più andare a gambe all’aria, con conflitti interni e litigiosità”, ha concluso Armao in conferenza stampa.