La polizia federale ha arrestato Jair Bolsonaro, ex presidente del Brasile, nella sua casa di Brasilia. Con un comunicato è stato reso noto di aver eseguito un mandato d’arresto cautelare emesso autorizzato dalla Corte Suprema federale, riporta la Cnn brasiliana. Il provvedimento è stato chiesto per violazione degli arresti domiciliari da parte dell’ex presidente di estrema destra che a settembre è stato condannato a 27 anni e tre mesi per il tentativo di golpe dopo la sconfitta elettorale del 2022.
Quella di oggi, spiega O’Globo, è quindi detenzione cautelare e non per la pena a cui è stato condannato Bolsonaro, dal momento che la sentenza non è definitiva e vi sono ancora in corso appelli. La polizia ha inoltre reso noto che l’arresto è stato eseguito senza manette e senza “esposizione mediatica”.
I legali di Bolsonaro: “A rischio immediato integrità fisica e vita stessa”
“Lo hanno imprigionato, ma non so perché”, ha dichiarato all’Afp Celso Vilardi, uno degli avvocati di Bolsonaro che ieri hanno presentato al Tribunale Supremo Federale una richiesta per far scontare la pena agli arresti domiciliari, affermando che la detenzione porrebbe “un rischio concreto e immediato per l’integrità fisica e alla vita stessa” del 70nne ex presidente la cui salute è “estremamente delicata” a causa di diverse malattie e complicazioni conseguente all’attentato subito durante la campagne elettorale del 2018.
Fonti polizia, arresto cautelare Bolsonaro motivato da timori per ordine pubblico
L’arresto di Jair Bolsonaro è una misura cautelare dovuta ad una situazione legata ad “un rischio per l’ordine pubblico”. È quanto riferiscono fonti della polizia federale che confermano che è l’ex presidente la persona arrestata nell’operazione avvenuta questa mattina all’alba a Brasilia. Nel comunicato in cui si rende noto che oggi “è stato eseguito un arresto cautelare emesso dal Tribunale Supremo Federale”, non viene menzionato direttamente Bolsonaro.
Arresto non collegato direttamente alla pena di 27 anni
Le stesse fonti della polizia sottolineando che quindi l’arresto non è direttamente collegato alla pena di 27 anni e tre mesi a cui Bolsonaro è stato condannato lo scorso settembre con una sentenza ancora non definitiva. E quindi, aggiungono le fonti, il tempo che Bolsonaro trascorrerà ora in prigione non verrà detratto dalla sua pesante condanna. Proprio ieri gli avvocati dell’ex presidente hanno presentato una richiesta al Tribunale Federale per chiedere che Bolsonaro sconti la pena agli arresti domiciliari per motivi umanitari, ma alla fine il giudice Alexandre de Moraes ha deciso il suo ingresso in prigione.
Protesta il partito dell’ex presidente: “Una vendetta”
Immediata la protesta degli esponenti del Partito Liberale di Bolsonaro: “Quelli che combattono contro il sistema ora sono tenuti in ostaggio dal sistema”, ha scritto sui social Luciano Lorenzini Zucco, capogruppo dell’opposizione alla Camera, affermando che l’arresto cautelare è ingiusto e costituisce una “vendetta”.
“L’arresto del presidente Bolsonaro è una delle più grandi assurdità commesse dal sistema giudiziario brasiliano” gli fa eco la deputata Caroline de Toni.
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