Resistenza e porto di fucile, arrestato Gaetano Mollica - QdS

Fuga dalla polizia in scooter, mezzo e fucile rubato abbandonati in strada: un arresto

Fuga dalla polizia in scooter, mezzo e fucile rubato abbandonati in strada: un arresto

Redazione  |
lunedì 05 Giugno 2023

Il 32enne arrestato è accusato di resistenza a un pubblico ufficiale, porto di arma comune da sparo e ricettazione.

Lo scorso 26 maggio, su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica, la Polizia di Stato di Catania ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misura coercitiva, emessa il 24 maggio dal gip del Tribunale etneo, nei confronti di Gaetano Mario Celeste Mollica (classe 1991): il giovane è accusato di resistenza a un pubblico ufficiale, porto di arma comune da sparo e ricettazione della medesima arma.

Le indagini hanno permesso di acquisire, allo stato degli atti e in relazione a una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento delle difese, elementi che dimostrerebbero il coinvolgimento di Mollica nei reati sopra citati. Ecco la vicenda di cui è stato protagonista.

Le indagini e l’arresto di Gaetano Mollica

Nel corso della serata del 17 dicembre 2022, il personale della Questura di Catania, durante un servizio di controllo del territorio, ha intercettato due persone a bordo di uno scooter di grossa cilindrata, nascoste da scaldacollo e cappucci. Nonostante fosse stato loro intimato di fermarsi, il conducente ha proseguito la marcia a velocità sostenuta, eseguendo una manovra di guida azzardata e finendo poi contro un’auto, e poco dopo ha abbandonato il mezzo sul quale si trovavano.

Il successivo sopralluogo ha permesso di trovare, nei pressi del mezzo abbandonato, un fucile semiautomatico, marca Benelli, calibro 20. I successivi approfondimenti investigativi svolti dal personale della Sezione reati contro la persona della Squadra Mobile hanno consentito di risalire all’identità di uno degli individui sfuggiti, identificandolo come Gaetano Mario Celeste Mollica, e di avere contezza del fatto che il fucile abbandonato fosse provento di furto.

Il giudice per le indagini preliminari, su richiesta del pubblico ministero titolare del relativo fascicolo d’indagine, ha quindi disposto per Mollica l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, eseguita dal 26 maggio dalla Squadra Mobile.

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