Cronaca

Matteo Messina Denaro, in manette l’ultimo Padrino: “Condizioni compatibili con il carcere”

LIVE – Si tiene a Palermo la conferenza stampa sull’arresto di Matteo Messina Denaro, il boss latitante di Cosa Nostra arrestato nella mattina del 16 gennaio nella clinica “La Maddalena” di Palermo. Su QdS.it il video dell’incontro e la diretta testuale con tutti i dettagli sull’importante blitz antimafia.

La diretta della conferenza stampa

Conferenza stampa sull’arresto di Matteo Messina Denaro, gli aggiornamenti in diretta

Ecco gli aggiornamenti dalla conferenza stampa sull’arresto di Matteo Messina Denaro, con inizio alle ore 17. In basso un resoconto del blitz che ha portato alla resa dell’ultimo Padrino.

Cartelloni contro Messina Denaro dopo l’arresto

18.15: Per il colonello Fabio Bottino, intervenuto durante la conferenza stampa sull’arresto di Matteo Messina Denaro, il blitz odierno “è importante anche per la comunità della provincia di Trapani, Castelvetrano e tutto il comprensorio, che da troppi anni ha dovuto convivere con un alone negativo“.

18: “Sono in corso delle perquisizioni” dopo l’arresto di Messina Denaro. Lo conferma il procuratore aggiunto Paolo Guido.

17.55: Altri dettagli sull’arresto: Matteo Messina Denaro è stato bloccato in strada, nei pressi di un ingresso secondario della clinica. Pare che non abbia opposto resistenza e che, al contrario di quanto rivelato da alcune indiscrezioni, non abbia tentato la fuga. Indossava un orologio da circa 30-35mila euro.

17.30: “L’aspetto sanitario è stato rilevante, uno degli eventi che ti costringe a uscire allo scoperto. Certamente non abbiamo trovato un uomo distrutto e in bassa fortuna. Era in apparente buona salute, assolutamente curato. Insomma, un profilo di un uomo di 60 anni in buone condizioni economiche”, ha dichiarato il Procuratore aggiunto Paolo Guido.

17.25: Il Procuratore palermitano sottolinea che al momento non ci sarebbero elementi per confermare o smentire il coinvolgimento e la complicità della clinica nel caso Matteo Messina Denaro. Il boss arrestato, al momento, non avrebbe fornito elementi utili agli inquirenti.

17.20: Angelosanto (Ros) ha confermato che solo oggi c’è stato un effettivo riscontro sull’identità del boss. “Catturare un latitante pericoloso senza ricorso alla violenza e senza manette è un segno importante per un paese democratico”, ha spiegato il procuratore De Lucia alla conferenza stampa per spiegare i dettagli sull’arresto di Messina Denaro.

17.11: “Abbiamo catturato l’ultimo stragista responsabile delle stragi del 1992-93”: queste le prime parole del procuratore palermitano Maurizio De Lucia durante la conferenza stampa per l’arresto di Matteo Messina Denaro. “Siamo particolarmente orgogliosi del lavoro portato a termine”, ha aggiunto, prima di sottolineare l’orgoglio dell’Arma per aver pagato “un debito che la Repubblica aveva con le vittime della mafia che in parte abbiamo saldato”.

Il blitz

Matteo Messina Denaro è stato arrestato questa mattina nella clinica “La Maddalena” di Palermo, un centro medico specializzato nella cura di pazienti oncologici. Il boss, malato di tumore al fegato da qualche tempo, si era recato lì per delle terapie sotto il falso nome di Andrea Bonafede.

Con lui, i carabinieri del Ros hanno arrestato anche Giovanni Luppino. L’uomo, commerciante di olive e incensurato, è accusato di aver fiancheggiato il boss e di averlo accompagnato in clinica per le terapie. In seguito all’arresto, a Palermo è letteralmente “esplosa” la festa: è un giorno felice per chi crede nella giustizia e nella lotta contro la mafia. Ed è un giorno memorabile anche per le istituzioni, che hanno presentato i propri complimenti ai carabinieri del Ros che hanno eseguito l’arresto di Matteo Messina Denaro.

Pare che, al momento dell’arresto, nonostante la malattia, Messina Denaro fosse “curato” e apparentemente in buono stato. Non avrebbe tentato la fuga e, nonostante la malattia, le sue condizioni di salute sarebbero “compatibili con il carcere”.

Le indagini

Durante la conferenza stampa sull’arresto di Matteo Messina Denaro, i rappresentanti dell’Arma e delle forze dell’ordine hanno esposto anche i dettagli sull’indagine che ha portato all’arresto del latitante.

Per Angelosanto (Ros), l’arresto odierno “è il risultato di un lavoro corale che si è svolto nel tempo, che si è basato sul sacrificio dei carabinieri in tanti anni”. Le indagini sarebbero andate avanti anche e soprattutto nel periodo delle Feste natalizie appena trascorse: “La Procura era aperta anche all’antivigilia, è stato uno sforzo corale“.

Al momento non risultano elementi sul coinvolgimento e la complicità della clinica nel caso Matteo Messina Denaro. Il boss arrestato, al momento, non avrebbe fornito elementi utili agli inquirenti.