Arriva l’Ufficio unico delle entrate, Trapani tenta il salto di qualità - QdS

Arriva l’Ufficio unico delle entrate, Trapani tenta il salto di qualità

Arriva l’Ufficio unico delle entrate, Trapani tenta il salto di qualità

sabato 26 Ottobre 2019

Una cabina di regia per rendere la riscossione più efficiente e più “centralizzata”. L'assessore comunale al Bilancio, Fabio Bongiovanni, presenta il nuovo sistema

TRAPANI – Un ufficio unico delle entrate. Al Comune di Trapani, si cambia. Ma non per rispondere ad un’emergenza. Per strategia. Perché lo Stato e la Regione hanno cancellato i trasferimenti. Perché per investire servono risorse. E perché i servizi costano e devono essere pagati al 100%.

“L’ufficio unico – sottolinea l’assessore al Bilancio Fabio Bongiovanni – punta a rendere il sistema di riscossione più efficiente e soprattutto centralizzato. Le procedure sono complesse. È necessaria una cabina di regia”. Per fare meglio. I numeri di Palazzo D’Alì sono confortanti. Tra i migliori in Sicilia. I trapanesi pagano. La riscossione dell’Imu nel 2018 è stata del 78,26%, la Tasi del 94,96%. Ancora meglio l’imposta comunale sulla pubblicità (Icp) con il 97,63%. Sale al 98,11% la Tosap. Alta anche la percentuale di riscossione degli oneri di urbanizzazione (94,2%). Il primato spetta all’addizionale comunale sull’Irpef con il 98,73%.

“Con l’ufficio unico – aggiunge Bongiovanni – ci sarà anche un unico programma ed una razionalizzazione delle diverse fasi di riscossione. Bisogna fare i conti con le notifiche, i ricorsi alla commissione tributaria e tanto altro”.

Il dato non in linea è quello della Tari che si ferma al 52,38%. Ma con margini di recupero. Non a caso l’amministrazione ha deciso di esternalizzare il servizio di riscossione. Tari e tributi minori saranno affidati ad una società specializzata. Si sono presentate tre ditte e si stanno per aprire le buste.

“Quello della Tari – spiega l’assessore – è comunque un dato significativo rispetto a tanti altri Comuni siciliani ed è anche un dato che potrà essere modificato in corso d’opera perché è ancora parziale. Non conosciamo infatti l’effetto dell’ultimo saldo”. La stima degli uffici è del 60%. L’esternalizzazione del servizio sarà sotto stretta osservazione per conoscerne i risultati ed in attesa di mettere il sistema a regime con l’ufficio unico. Non ci sono da gestire soltanto i tributi comunali, ma anche i canoni dell’acquedotto, le contravvenzioni.

“La gara che si sta concludendo – rimarca Bongiovanni – porterà ad un risultato che sarà valutato dall’amministrazione. Ma il confronto, per un eventuale ampliamento della riscossione posta all’esterno del Comune, dovrà necessariamente coinvolgere il consiglio comunale. C’è davvero tanto da fare ma senza scopi punitivi o falsi allarmismi che non ci riguardano. Sulla Tari siamo in contatto costante con l’Anci perché riteniamo la proposta d’inserirla in bolletta più che mai utile. E’ il sistema complessivo di riscossione che va migliorato”.

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