Cresce la spesa dell’Ars per le indennità dei parlamentari, che passa dai 10,45 milioni del 2022 a 11,2 milioni per il 2023. Ma è colpa dell’impennata dell’inflazione.
Per le casse dell’Ars si tratta di una maggiore spesa per 750 mila euro, poco più di 10.700 euro per ognuno dei settanta parlamentari con un incremento dunque di circa 890 euro lordi al mese.
Se da una parte cresce la spesa dell’Ars, possibili risparmi potrebbero arrivare, invece, dall’esito del contenzioso aperto con l’amministrazione finanziaria in tema di Irap sulle pensioni erogate con un costo attuale di 4 milioni di euro. Lo sottolinea la relazione del collegio dei Questori per il bilancio interno dell’Ars, approvato a sala d’Ercole. Per Palazzo dei Normanni questa imposta “non è dovuta sui trattamenti pensionistici diretti e di reversibilità corrisposti, stante la natura di ente pensionistico che l’Assemblea regionale riveste”.
“Nelle more dell’espletamento dell’iter contenzioso, nel rispetto del principio di prudenza della relazione del bilancio, la somma necessaria al pagamento dell’imposta è comunque stata accantonata alla voce fondo oneri e rischi-processi in corso – si legge nella relazione -. Si è altresì provveduto, come negli anni precedenti, a confermare gli stanziamenti nella missione dei Fondi di accantonamento, al fine di dotare le scritture contabili dell’Assemblea degli strumenti idonei a rispondere alle esigenze poste dalla normativa contabile e da spese impreviste derivanti da contenziosi ed oneri, come peraltro indicato nei giudizi di parifica del bilancio regionale della Corte dei Conti, nonché per far fronte alla problematica inerente alla quiescenza e previdenza di deputati e personale”.
Ammonta a 133,5 milioni il bilancio interno dell’Assemblea regionale siciliana, approvato a sala d’Ercole, con una riduzione per cassa e competenza di mezzo milione di euro rispetto all’anno scorso. “In tal modo l’Assemblea, nel rispetto delle sue prerogative costituzionali, dà attuazione all’Accordo Stato-Regione del 14 gennaio 2021″, che tra le misure di contenimento della spesa previste, include anche la progressiva riduzione dei trasferimenti all’Ars – si legge nella relazione al bilancio del collegio dei Questori – Il suddetto ridimensionamento della dotazione si inserisce nel percorso virtuoso di riduzione delle spese dell’istituzione parlamentare regionale iniziato con l’esercizio finanziario 2013”.
Il bilancio dell’Ars è passato da 162,2 milioni del 2012 agli attuali 133,5 milioni, con una riduzione di 28,7 milioni che “non ha comunque pregiudicato l’ordinario svolgimento delle funzioni istituzionali dell’Ars, neppure nel corso dell’emergenza pandemica che ha comportato un incremento dei costi di sicurezza sui luoghi di lavoro”.
In particolare “si è ridotto del 15% lo stanziamento previsto per il rimborso missioni deputati da 35.000 euro a 30.000 euro previsti nel 2023; si è aumentato del 19% lo stanziamento a titolo di contributo alla Fondazione Falcone per la concessione di borse di studio da 101.250 a 125.000 euro.