Il comunicato del vicecapogruppo del Partito Democratico dopo la bocciatura dell'emendamento dem
Sono giorni frenetici all’Assemblea Regionale Siciliana in vista dell’approvazione della legge finanziaria. Il voto per il maxi emendamento è stato rinviato al 27 dicembre e il giorno successivo, il 28 dicembre, dovrebbe essere la data dell’approvazione della finanziaria. Mario Giambona, vicecapogruppo del PD, ha diramato un comunicato stampa dopo la bocciatura dell’emendamento su incentivi a medici di medicina generale e pediatri operanti nelle cosiddette aree disagiate.
Giambona dopo la bocciatura dell’emendamento alla Finanziaria sui medici
“Quanto accaduto ieri è uno scandalo politico che si traduce in uno schiaffo alle comunità disagiate del territorio regionale che, come indicato anche dalla fondazione Gimbe, da mesi soffrono la carenza cronica di professionisti sanitari impegnati nella sanità territoriale. Uno scenario drammatico che con il voto di ieri pomeriggio si è deciso di perpetrare in barba ai bisogni dei cittadini, ormai diventati ostaggi della politica attuata dal governo Schifani, e al servizio sanitario regionale, sempre più abbandonato”. Lo ha detto il vice-presidente del gruppo parlamentare siciliano del PD, Mario Giambona, dopo la bocciatura a sala d’Ercole dell’emendamento del gruppo dem sugli incentivi a medici di medicina generale e pediatri operanti nelle cosiddette aree disagiate regionali.
“Manca programmazione della politica della maggioranza”
Giambona (PD), conclude spiegando che “conti alla mano nel 2026 saranno 1055 i medici che andranno in pensione. Un numero enorme in un momento storico in cui si fatica a garantire i servizi sanitari di base a tante comunità. Una colpevole mancanza di attenzione e programmazione della politica della maggioranza di centro-destra verso la sanità territoriale che inevitabilmente pesa anche sulla questione dello spopolamento delle aree interne”.
Approvazione dell’art. 5 della Finanziaria, le reazioni di maggioranza e opposizione
È stata approvata dall’Ars la norma contenuta nell’articolo 5 della finanziaria. Sono previsti diciotto mila euro in più l’anno per i medici dei pronto soccorso e delle aree di emergenza, degli ospedali delle aree disagiate e di quelli con carenza di organico. “In questa fase è stata data priorità alle zone periferiche e interne della Sicilia”, afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia Giorgio Assenza. “Si tratta di una misura che agevola la scelta di tanti sanitari verso quei presidi ospedalieri che soffrono di carenza di personale”, ribadisce Salvo Geraci della Lega.
Malumori da parte dell’opposizione, specialmente dal Partito Democratico. “Il governo ha deciso di stanziare appena dieci milioni all’anno, quando servirebbero molte più risorse”, afferma Nello Dipasquale. Anche il Movimento 5 Stelle ribadisce che potevano essere inseriti molti più fondi sulla sanità. “Purtroppo la somma stanziata di 10 milioni di euro non è sufficiente, – dice Antonio De Luca, capogruppo M5S – ce ne volevano almeno 20, si poteva e si doveva fare di più”.