Con il voto segreto Pd e M5s fanno passare un emendamento soppressivo della norma sul controllo degli enti voluta dal vicepresidente della Regione Armao. Legge di stabilità in alto mare
Tempi decisamente non felici per la Giunta guidata dal presidente della Regione Nello Musumeci, che ieri all’Ars è caduta sull’articolo 19 della Legge di stabilità: a votazione segreta, con trentasette favorevoli e sedici contrari, Pd e M5s sono riusciti a far approvare un emendamento che ha cancellato della norma sul controllo degli enti voluta dal vicepresidente della Regione e assessore all’Economia Gaetano Armao.
L’articolo cassato introduceva la possibilità per la Ragioneria generale della Regione Siciliana di esercitare l’attività ispettiva nei confronti degli enti vigilati e delle società partecipate regionali anche attraverso avvocati, commercialisti, aziendalisti, revisori dei conti, magistrati e avvocati dello Stato e dirigenti e funzionari in pensione.
Bocciato il provvedimento di Armao
A difendere il provvedimento è stato proprio l’assessore all’Economia Armao, ma l’Aula l’ha bocciato. Nei giorni scorsi la Giunta Musumeci, sempre sulla Finanziaria, era andata sotto diverse volte ogni volta che l’aula si esprimeva con il voto segreto. E questo a dimostrazione delle forti fibrillazioni all’interno della maggioranza che sostiene Musumeci, risultata evidente con lo scontro in aula sulla maniera di procedere sulla Finanziaria tra il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché e il Governatore.
Bocciato, anche, a votazione palese, l’articolo 16 della Finanziaria, sulle “Misure per il contenimento della spesa pensionistica e l’efficientamento del sistema previdenziale regionale”, che tagliava le pensioni dei dipendenti regionali.
Finanziaria in alto mare
La Legge di stabilità, intanto, è ancora in alto mare: una trentina di articoli approvati su centoventi.
Ieri pomeriggio è ripresa nella Sala d’Ercole la discussione dopo che in mattinata era stato approvato l’articolo 9 relativo a “Disposizioni su Riscossione Sicilia”‘, che prevede che l’esercizio delle funzioni relative alla riscossione dei tributi sul territorio regionale siano delegate e svolte dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Prima della ripresa pomeridiana si era svolta una riunione dei capigruppo per trovare un’intesa che consentisse un esame più veloce del testo in Aula.
Micciché ha parlato in aula, presenti Musumeci e Armao, della necessità di “stabilire un limite agli interventi” per accorciare i tempi e permettere che la Finanziaria “venga approvata in tempi utili per pagare stipendi dei dipendenti delle partecipate della Regione”.
Poi sono stati approvati l’articolo 4 (Disposizioni in materia di contenimento e razionalizzazione della spesa, per le partecipate regionali), riscritto dal governo e gli articoli 15 e 18 sui “comandi” di personale nella Sanità e per la rigenerazione amministrativa della Pa, che dà la possibilità alla Regione di fornire tecnici specializzati per la redazione di progetti ai Comuni con carenza di organico.
Passa l’assunzione di tecnici
La norma prevede l’assunzione di trecento laureati in materie giuridiche, tecnico-ambientali o economiche, per rinforzare per tre anni la Pa, favorire l’utilizzo dei fondi europei per la ripresa e dei programmi comunitari ordinari.
“Una boccata d’ossigeno per un’amministrazione al collasso” ha detto Antonello Cracolici (Pd), il proponente di questa “norma di buon senso”. Dello stesso parere Marianna Caronia (Fi) che ha parlato di “ottima notizia”.
Approvato anche l’articolo 27 che mette a disposizione fondi per il settore forestazione.
“Stanziamo due milioni di euro – ha detto Giusi Savarino (Db), prima firmataria dell’emendamento – da destinare a progetti pilota per la prevenzione degli incendi con mezzi innovativi”.
E’ stato invece ritirato l’articolo 7 sul revisore unico negli enti regionali.
Ok a strumenti urbanistici
Prima della chiusura dei lavori l’Ars ha dato il via libera anche all’articolo 31 che riguarda contributi per le spese per la redazione, revisione e rielaborazione degli strumenti territoriali e urbanistici di governo del territorio, dei piani attuativi nonché per gli studi di settore e l’istituzione di un fondo di rotazione dell’importo di mezzo milione di euro.
Oggi riprende l’esame della Finanziaria in aula.