Ars, l'esame del ddl edilizia rinviato alla prossima settimana - QdS

Ars, l’esame del ddl edilizia rinviato alla prossima settimana

Ars, l’esame del ddl edilizia rinviato alla prossima settimana

giovedì 17 Dicembre 2020

Un approfondimento del disegno di legge in Commissione prima dell'aula. Barbagallo (Pd) "Alcuni articoli nascondono sanatorie". Ancora tensione in aula dopo lo scontro Cordaro-M5s. Stefania campo, "dall'assessore parole sessiste"

Nel corso della seduta di ieri sera dell’Assemblea regionale siciliana era ripresa la discussione generale sul ddl edilizia, da alcune settimane all’ordine del giorno.

Ma solo per pochi minuti, perché la seduta è stata rinviata a martedì prossimo alle ore 16.

“Siamo per il recepimento nel più breve tempo possibile della norma nazionale, ma senza ‘condimenti in salsa siciliana’ di cui non ne sentiamo il bisogno anche perché alcuni articoli nascondono delle vere e proprie sanatorie”, ha detto Anthony Barbagallo, parlamentare e segretario regionale del Pd, intervenendo in aula.

Il presidente di turno dell’Ars, Roberto Di Mauro, ha dunque chiesto al governo e alla Commissione di approfondire il contenuto del testo, e di rinviare l’esame alla prossima settimana.

E proprio la presidente della Commissione Territorio e Ambiente Giusy Savarino (Db) ha annunciato che oggi si sarebbe riunita la commissione alla presenza dell’assessore regionale al Territorio Totò Cordaro, “e valuteremo il modo per velocizzare il percorso del testo in aula”.

Ancora tensioni in aula

E proprio Cordaro è stato anche ieri protagonista di una polemica con il M5s dopo lo scambio di pesanti battute in aula del giorno prima che avevano costretto il presidente di turno Di Mauro a sospendere la seduta dell’Ars.

Ieri Di Mauro ha parlato di “episodio che non deve più ripetersi” sostenendo che “tutti gli interventi sono stati fuori da qualsiasi forma di rispetto per il Parlamento e per gli stessi colleghi”, e ha concluso invitando “tutti alla calma ed alla serenità”.

“Lei ha dato del buffone ai miei colleghi, ha insinuato ‘ammiccamenti’ in assessorato, non si deve permettere, la prossima volta occupiamo i banchi del governo e la prendiamo a calci nel c…” aveva detto il deputato pentastellato Francesco Cappello riferendosi alle dichiarazioni di Cordaro all’on. Stefania Campo, anche lei del M5S, intervenuta per sollecitare l’istituzione del Parco Nazionale degli Iblei.

Cordaro, a quanto riferiscono le agenzie, aveva risposto: “raramente ho sentito tante imprecisioni e una dimostrazione di tale ignoranza”. Ma tutti i deputati del Movimento avevano, con una nota, chiesto delle pubbliche scuse all’Assessore per aver “messo in fila una serie di vocaboli offensivi, come ammiccare, starnazzare, e altri che non è nemmeno il caso di ripetere”
“Comprendiamo – continuava la nota – il nervosismo di questo esecutivo, che non riesce a dare ai siciliani le risposte e i ristori che attendono da tempo, ma certi atteggiamenti sono e restano comunque inqualificabili e per questo pretendiamo le scuse dell’assessore”.

Dall’Assessore parole sessiste

E la polemica è proseguita anche ieri visto che Stefania Campo ha preso nuovamente la parola sollecitando l’assessore Cordaro a chiarire alcuni termini da lui utilizzati.

“Cosa ha voluto dire – ha chiesto – con le parole ‘ammiccare’? E perché mi ha invitato a non ‘starnazzare’ piuttosto che a non ‘urlare’?”.

“Di solito – ha aggiunto Campo – starnazzano le oche. Se mi ha dato dell’oca lo chiarisca anche perché non è la prima volta che questo Parlamento utilizza parole sessiste per etichettare le donne. Pretendo le scuse per le parole utilizzate”.

Cordaro, presente in aula, non ha replicato.

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