“Meglio mai che tardi. È proprio il il caso di dirlo, il governo Musumeci riesce perfino a sovvertire la saggezza popolare dei proverbi. Vorremmo capire infatti che senso ha rispondere con vergognosa lentezza a problemi che sono stati ampiamente superati dai fatti. A questo punto meglio non ascoltarle nemmeno le risposte, visto che sono totalmente inutili. E il bello che all’epoca, nella mia interpellanza, chiedevo, illudendomi, una risposta urgente”.
Lo ha detto il capogruppo del M5S all’Ars Giovanni Di Caro, che ieri, a sala d’Ercole, si è visto rispondere, dopo quasi quattro anni, a una interpellanza del febbraio 2018 sui piani del governo Musumeci per ostacolare la concessione di autorizzazioni per la ricerca di idrocarburi nell’area tra Gela e Licata.
“La carta su cui è stata scritta – ha commentato Di Caro – sì è quasi ingiallita per il tempo trascorso. Intanto la concessione è stata rilasciata, le opere realizzate. Manca poco e ci saranno pure le pompe di benzina pronte a erogare il carburante. Non ho voluto nemmeno sentire la risposta, che suonava tanto di presa in giro. E lo stesso vale praticamente per tutte le risposte avute dai miei colleghi”.
“Tenere l’aula aperta per dare risposte del genere – ha concluso l’esponente del M5s – è praticamente inutile, anzi, a dirla tutta, forse è inutile fare le interrogazioni e le interpellanze. Specie se si considera che ora Musumeci e la sua giunta sono alle prese con un’attività più importante che dare risposte ai cittadini: la campagna elettorale”.