“L’Assemblea regionale siciliana ha approvato una disposizione che obbliga i Comuni a mettere a disposizione una sala dove celebrare riti funebri civili. Finora, nonostante il legislatore nazionale abbia dato un chiaro indirizzo in materia, molte amministrazioni comunali hanno fatto orecchie da mercante. Adesso diventa obbligatorio mettere a disposizione una sala in ogni comune siciliano”.
A darne notizia è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Gianina Ciancio.
“Il testo è il frutto di un intenso e condiviso lavoro. – aggiunge – Una scelta di civiltà, che dà la possibilità a tutti, soprattutto a coloro che non hanno la disponibilità economica per affittare un luogo idoneo, di svolgere un rito funebre civile”.
“Finalmente la Sicilia ha una legge che regolamenta la materia cimiteriale, la polizia mortuaria e l’attività funeraria. – afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc – Si tratta di una riforma di sistema che definisce anche i diritti dei familiari della persona scomparsa e i criteri per una giusta gestione della salma, senza trascurare le refluenze affettive. Era necessario mettere ordine anche in un settore ove operano migliaia di imprese funebri, avendo attenzione anche alla tutela del lavoro rispetto ad un sommerso che impera. La legge prevede anche norme per la formazione del personale delle imprese funerarie affinché siano adottate tutte le precauzioni per la gestione del defunto, anche sotto il profilo sanitario”.
