PALERMO – L’avvio dei lavori all’Ars, dopo la pausa estiva, non è certo dei migliori. Sala d’Ercole vuota come le aule delle Commissioni in cui martedì arrivavano i testi del Defr e della variazione di bilancio quater, o semplicemente lo stralcio della manovra ter in buona parte affossata ad agosto. Il Parlamento siciliano resta fermo, in attesa delle priorità del governo in materia finanziaria. Tra le sedute lampo di martedì – meno di nove minuti – e la mezz’ora di ieri, Sala d’Ercole ha visto due convocazioni per “comunicazioni”, nelle quelli di fatto c’erano solo le comunicazioni di servizio. In particolare, nella prima seduta dopo il mese di sospensione lavori, il vice presidente vicario Nuccio Di Paola ha comunicato che era stata da poco esperita la conferenza dei capigruppo e che all’esito di questa il presidente dell’Ars avrebbe incontrato il presidente della Regione – nel pomeriggio di martedì – per poi riconvocare nuovamente la capigruppo mercoledì mattina. Risultato, Sala d’Ercole convocata per mercoledì mattina alle 12 senza alcun ordine del giorno. Tra le due sedute sono quindi andati in scena interventi ex articolo 83.
Martedì, negli otto minuti abbondanti di lavori d’aula, sono intervenuti tre deputati dell’opposizione. Il primo, la vice capogruppo del M5s Roberta Schillaci, per chiedere, con riferimento al caso di Sigonella, per tramite della Presidenza Ars, “che il presidente Schifani venga a riferire in aula sulla presenza di questi aerei israeliani”. Poi il deputato Giovanni Burtone, del Partito democratico, per affermare “che il Governo nazionale, finora, non ha dato le rassicurazioni che noi avremmo voluto” in merito alla Global Sumud Flotilla e chiedere “al presidente della Regione e al presidente dell’Assemblea di sollecitare il ministro degli Esteri”.
La Vardera: “Dopo un mese di ferie non c’è nessuno del Governo”
Infine Ismaele La Vardera, il Controcorrente del Gruppo misto, che va giù dritto sull’attività parlamentare prima di affrontare altri temi: “La cosa che mi preoccupa è che dopo un mese di ferie non c’è nessuno del Governo. Abbiamo fatto una conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari nella quale si deve programmare i lavori – legittimo, per carità – ma non si discute di fare aula perché sia oggi che domani ci riuniremo a vuoto, questo succederà”. Di fatto, anche l’indomani – cioè ieri – Sala d’Ercole ha visto qualche deputato in aula e solo interventi ex art. 83 su vari temi da pagina del giorno (della stampa) e non da ordine del giorno, che non era presente.
Dietro la partenza lenta, battute a parte sull’estate ancora in corso e quindi sui deputati ancora al mare, fatta da qualche deputato, c’è la partenza in salita di una maggioranza che deve affrontare una manovra finanziaria dopo che nelle puntate precedenti proprio la maggioranza ha affondato quanto predisposto dal governo. Malgrado la “ferie”, la politica ha lavorato anche in pieno agosto e non tutti i rapporti tesi degli ultimi giorni d’aula all’Ars sono stati appianati.
Sala d’Ercole si riunirà per la convocazione del 16, per l’appuntamento con il Defr che verrà votato l’indomani. Il 23 si giocherà un’altra partita importante e da parecchio rinviata: l’elezione del componente di spettanza dell’Ars alla Corte dei conti. Il 24 settembre un altro appuntamento fondamentale per il governo della Regione Siciliana, con il parere che l’Ars dovrà esprimere sul testo del disegno di legge costituzionale in materia di statuto speciale della Sicilia già trasmesso dal Senato della Repubblica. Una scaletta impegnativa, per contenuti e per rilevanza politica tra i due schieramenti dell’Ars e anche tra i partiti della coalizione di maggioranza. Nel centrodestra si stanno infatti rivedendo alcuni accordi mentre dentro il partito del presidente della Regione va in scena l’assalto alla diligenza.
Renato Schifani si appresta a presentare due traguardi attesi dalla Regione da parecchi anni e svariate legislature. Il prossimo totale azzeramento del disavanzo della Regione siciliana e la prossima soluzione del piano di rientro per il Servizio sanitario regionale metteranno l’attuale presidente, e tanto più il prossimo, di poter ricominciare a pianificare investimenti con manovre finanziarie più floride e di risolvere il blocco del turnover in molti settori, inclusa la riapertura di concorsi in Sanità. Che sia Renato Schifani il successore di se stesso, come Antonio Tajani sostiene debba essere, oppure un competitor dello stesso partito – salvo che il centrodestra non perda le regionali del 2027 – a guidare la Regione, i cassetti saranno aperti e il bilancio della Regione presumibilmente attivo. Questa previsione causa fervore tra gli stessi alleati. Nel frattempo c’è da contarli gli alleati dentro la maggioranza di governo regionale.
In quale stato di salute versa la coalizione guidata da Schifani
Dal 30 settembre in poi si capirà quindi in quale stato di salute versa la coalizione guidata da Schifani con la discussione generale sulla manovra quater. Sul ddl di variazione di bilancio, di cui abbiamo già dato ai lettori uno spaccato, si possono anticipare poche certezze. La Commissione bilancio dell’Ars dovrà chiudere l’esame della manovra entro il 26, perché alle 18 del 29 settembre il testo dovrà essere incardinato in aula. Eccezionalmente un lunedì. Poi, martedì discussione generale e da mercoledì in poi – se tutto filerà liscio – si inizierà con la votazione dell’articolato. C’è tempo solo fino al prossimo mercoledì per gli emendamenti aggiuntivi al ddl, mentre si chiude alle 15 del 30 settembre il termine per gli emendamenti in aula. Infine, ad avvio discussione generale si potranno valutare gli effetti degli incontri estivi e delle eventuali ritrovate intese tra gli esponenti della maggioranza, ma anche il reale, definitivo volume della manovra e delle risorse concesse per le istanze dei deputati verso i rispettivi territori.

