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Asp Catania, M5S chiede accesso agli atti per la gestione del CUP. L’ente si difende: “Nessuna irregolarità”

Asp Catania, M5S chiede accesso agli atti per la gestione del CUP. L’ente si difende: “Nessuna irregolarità”
Asp Catania

Botta e risposta tra il Movimento 5 Stelle e l’Asp di Catania in merito alla gestione del Centro Unico Prenotazioni

Dopo l’interrogazione presentata al Ministro della Salute lo scorso luglio, Luciano Cantone, deputato M5S, insiste nella propria iniziativa istituzionale sulla gestione del Centro Unico Prenotazioni (CUP) dell’ASP di Catania, depositando una formale richiesta di accesso agli atti indirizzata alla Direzione Generale dell’ASP, alla Regione Siciliana, all’ANAC e alla Prefettura di Catania. La richiesta, trasmessa oggi via PEC, mira a ottenere la trasmissione integrale di documenti amministrativi, contabili e organizzativi relativi alla alla gestione del CUP, alla programmata esternalizzazione del servizio e all’utilizzo di forme di lavoro flessibile e contratti a partita IVA.

Gli atti richiesti

Tra gli atti richiesti figurano: ordini di servizio, pareri e autorizzazioni regionali, contratti e determinazioni economiche, analisi comparative dei costi tra gestione interna ed esternalizzata, indicatori di performance (KPI), dati sulla privacy e sul trattamento dei dati sensibili, nonché eventuali procedimenti disciplinari o rilievi degli organi di controllo. “L’interrogazione parlamentare ha già evidenziato criticità gravi, dalla precarietà dei rapporti di lavoro al rischio di costi maggiori e minore qualità del servizio per i cittadini – dichiara Cantone –. Con questa richiesta di accesso agli atti vogliamo verificare, con dati concreti e documenti ufficiali, se le scelte dell’ASP siano trasparenti, economicamente sostenibili e rispettose dei diritti dei lavoratori e delle norme vigenti”. Cantone ricorda che la Regione Siciliana ha autorizzato proroghe solo fino ad agosto 2025 e ha imposto il rientro entro 12 mesi a una gestione pubblica del servizio, condizione che rende urgente un chiarimento sulla reale strategia dell’ASP e sulla tutela occupazionale del personale attualmente impiegato.

“CUP non può essere gestito nell’opacità”

“Non possiamo permettere che un servizio fondamentale come il CUP venga gestito nell’opacità – conclude il deputato – I cittadini e i lavoratori hanno diritto a risposte certe, e l’ASP ha il dovere di garantire trasparenza e rispetto della legge. Qualora la documentazione non venisse fornita, la questione sarà portata nelle competenti sedi parlamentari.”

“Nessuna opacità nè irregolarità sul servizio CUP”

Immediata è arrivata la replica dell’ASP, che ha ribadito la piena trasparenza e la correttezza nella gestione del Centro Unico Prenotazioni.

“La Direzione ribadisce – si legge – la correttezza delle procedure seguite e la piena disponibilità a fornire tutti i chiarimenti richiesti nelle forme previste dalla legge. L’istanza è stata notificata all’Azienda lo scorso giovedì e, immediatamente, sono state avviate le attività necessarie per predisporre la documentazione, che sarà trasmessa nei tempi e nelle modalità previste dalla legge. Si tratta dunque di un procedimento ancora in corso e appare sorprendente che, a fronte di un’istruttoria in fase di lavorazione, si possa già sostenere l’esistenza di presunte “criticità gravi”. Ogni valutazione dovrà basarsi su atti ufficiali, non su anticipazioni o interpretazioni che rischiano non soltanto di generare allarmismi ingiustificati, ma anche di gettare sospetti infondati e illazioni su un percorso che deve invece essere ricostruito con rigore documentale. L’Asp di Catania ha sempre operato nel rispetto della legalità e in una cornice di legittimità organizzativa e gestionale. Tutte le attività poste in essere si sono svolte nel rispetto del quadro normativo vigente, con l’unico obiettivo di garantire ai cittadini un servizio efficiente, accessibile e in linea con i reali bisogni dell’utenza. Quanto al richiamo del deputato Cantone alla necessità di tutelare i diritti dei lavoratori, l’Azienda condivide tale obiettivo e lo ha sempre posto tra le proprie priorità. Il ricorso a forme di lavoro flessibile, compresi incarichi libero-professionali, si è reso necessario in assenza di personale interno specificamente destinato al Cup. Tali incarichi sono stati conferiti nel pieno rispetto delle norme, non configurano rapporti di lavoro subordinato e hanno consentito di assicurare la continuità di un servizio fondamentale per i cittadini. Si ribadisce, pertanto, che non vi è alcuna opacità. L’Asp di Catania conferma la propria disponibilità a garantire piena trasparenza e ad assicurare che ogni decisione sia verificabile su basi documentali. Le osservazioni già sollevate nell’interrogazione parlamentare e nel comunicato riguardano aspetti sui quali l’Azienda ha già fornito chiarimenti e che saranno ulteriormente approfonditi nelle sedi istituzionali competenti. Ogni scelta è stata orientata alla tutela dei lavoratori e alla salvaguardia della qualità delle prestazioni, in una prospettiva di sviluppo organizzativo improntata a trasparenza, sostenibilità ed efficienza. La documentazione in corso di predisposizione consentirà di verificare con puntualità il percorso intrapreso, evitando equivoci e ricostruzioni non corrispondenti alla realtà”.

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