PALERMO – I Carabinieri del Nucleo Tpc (Tutela del patrimonio culturale) di Palermo hanno concluso la loro attività operativa annuale, registrando nel 2024 il recupero di 124 reperti archeologici, 13 paleontologici e 105 antiquariali per un valore economico totale pari a 875.500 euro. L’attività di prevenzione – mediante le molteplici operazioni ispettive e l’azione di contrasto con la politica giudiziaria – ha inoltre certificato l’esecuzione di 500 controlli e verifiche per la sicurezza di musei, archivi e biblioteche, nonché di aree archeologiche e aree tutelate da vincoli paesaggistici.
“Ogni recupero – spiega il Colonnello Gianluigi Marmora, al comando del Nucleo TPC di Palermo – è fonte di soddisfazione professionale ed umana per la restituzione alla collettività di beni culturali sinonimo di storia, cultura e tradizione”. Altrettanto incisiva è l’azione di contrasto portata avanti mediante l’Autorità giudiziaria per l’individuazione dei sodalizi criminali operanti nel settore. Nel 2024 sono state infatti denunciate 65 persone protagoniste di diversi reati nei confronti del paesaggio e per danneggiamento, furto, contraffazione e ricettazione di opere d’arte. Importanti, inoltre, il sequestro a Palermo di un dipinto raffigurante “Venere in Amore”, attribuito al maestro Paolo De Matteis…

