“Nessuno si azzardi a dire di non conoscermi, perché il 5% dei voti della destra estrema servono per vincere le elezioni”.
Le parole scritte sui social da Roberto Jonghi Lavarini – il “barone nero” coinvolto con l’eurodeputato di FdI Carlo Fidanza nell’indagine della Procura di Milano sui fondi neri alla destra scattati dopo un’inchiesta giornalistica di Fanpage – sono risuonate nelle orecchie di molti quando il capo della Lega, Matteo Salvini, ha detto che il Carroccio non andrà al corteo antifascista organizzato dai sindacati confederali per sabato prossimo nella Capitale per manifestare contro l’assalto da parte di Forza nuova e dei “no pass” alla sede della Cgil di Roma.
Ieri migliaia di persone hanno partecipato all’assemblea generale convocata a Roma e il leader della Cgil Maurizio Landini, parlando della manifestazione di sabato, ha detto: “Insieme a Cisl e Uil abbiamo capito che bisognava rispondere: è stata un’offesa alla nostra Costituzione”.
Per le violenze sono stati arrestati il leader di Fn, Roberto Fiore, e altri undici esponenti dell’organizzazione neofascista. E la polizia ne ha identificati altri seicento.
“Noi saremo nei gazebo della Lega, non in piazza” non andremo alla manifestazione che “la sinistra organizza nel giorno del silenzio elettorale, prima dei ballottaggi” ha detto Salvini, nel corso di una diretta Facebook, riferendosi alla manifestazione convocata dai sindacati sabato 16 ottobre, dopo l’assalto alla sede della Cgil di Roma di ieri sera.
“Sono rimasto impressionato da Piazza del Popolo, c’era una mare di gente” ha detto Salvini commentando i disordini di Roma. E ha aggiunto: “Non togliamo il diritto di vivere, criticare a milioni di italiani, ce ne sono otto milioni che non sono vaccinati e non hanno il Green pass, non entro nel merito del perché, ma hanno diritto di parola anche loro”.
“C’è qualche tarato che pensa che la Lega sia il nuovo fascismo” ha aggiunto.
Dimenticando di non aver mai smentito l’affermazione del neofascista Maurizio Murelli – rimasto in carcere per anni – in un’intervista in una puntata della trasmissione della Rai Report che parlava delle registrazioni nell’Hotel Metropol di Mosca e di “aiuti” alla Lega dagli oligarchi russi tramite Gianluca Savoini, leghista, “formato” da Murelli. Il quale aveva rivelato: “Abbiamo dato contenuti alla Lega”, ricordando come i contatti tra neofascismo e Lega fossero antichi e come l’anello di congiunzione fosse Mario Borghezio.
Più netta Giorgia Meloni, che da Madrid, dove si trovava per il convegno degli ultranazionalisti di Vox, ha condannato l’assalto alla Cgil di Roma, bollandolo come “violenza e squadrismo”.
“Sarà fascista, non sarà fascista – ha aggiunto – non è questo il punto. Il punto è che è violenza, è squadrismo e va combattuta sempre”.
Ma Forza nuova, con un comunicato, non rinnega né violenze né squadrismo, affermando che “fino a che il Green pass non verrà ritirato definitivamente la rivoluzione popolare non fermerà il suo cammino, con o senza di noi”.
Alcuni esponenti del Pd, tra cui nil deputato Emanuele Fiano, hanno annunciato per oggi una mozione urgente alla Camera “per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova e degli altri movimenti dichiaratamente fascisti”.
Ma Salvini ha risposto: “I partiti non si sciolgono per decreto, o per proposta di un parlamentare”.
“Qualcuno dice – ha sottolineato il capo della Lega – che c’è di nuovo il partito fascista, allora lo si sciolga in base alla legge, rispettiamo la legge”.
E ha concluso con il consueto attacco alla ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che ha convocato per mercoledì il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica visto il “salto di qualità” degli
estremisti.

