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Assegni sociali, accompagnamento e invalidità: Sicilia vecchia e “ricca” di pensioni assistenziali

Assegni sociali, accompagnamento e invalidità: Sicilia vecchia e “ricca” di pensioni assistenziali
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Differenti i dati per quelle previdenziali, che piazzano l’Isola lontana dalle regioni del Nord. Sono 103 ogni mille abitanti: quarto posto nazionale dopo Calabria, Campania e Puglia

PALERMO – In Sicilia ci sono 269 pensionati ogni mille abitanti. Di questi, 166 percepiscono pensioni previdenziali, mentre 103 di natura assistenziale. Numeri che presi da soli possono dire poco, ma che nel confronto con il resto d’Italia raccontano di una Sicilia vecchia e “ricca” di pensioni di accompagnamento, invalidi civili e assegni sociali.

La Sicilia ricca di pensioni di accompagnamento, invalidi civili e assegni sociali

I dati dell’Inps, aggiornati all’1 gennaio scorso, dicono che la Sicilia ha la minore incidenza di pensioni previdenziali, cioè quelle erogate a seguito di versamento di contributi durante l’attività lavorativa, al verificarsi di eventi come il raggiungimento di una determinata età anagrafica e anzianità contributiva (pensione di vecchiaia e anticipata), la perdita della capacità lavorativa (pensione di inabilità) o la riduzione della stessa (assegno di invalidità) e la morte (pensione ai superstiti o di reversibilità). Con 166 pensioni di questo genere ogni mille, la Sicilia si mantiene ben al di sotto della media nazionale, che arriva a 225, e ancora più lontana dalle regioni virtuose, come l’Emilia Romagna e la Lombardia, che arrivano a 267, o il Piemonte, a 259.

Al contrario, la Sicilia risale prepotentemente in classifica quando si parla di pensioni assistenziali: con 103 ogni mille abitanti, l’Isola si trova al quarto posto, superata soltanto da Puglia, a 109, Campania a 116 e Calabria, a 124. La media nazionale si pone ben più in basso, a 70, mentre i territori che segnano i numeri minori sono il Trentino Alto Adige, ad appena 20, e la Valle d’Aosta, a 26. In totale, in Sicilia vengono erogate 746.546 pensioni previdenziali, il 5,2% del totale nazionale, e 472.236 pensioni assistenziali, l’11,4% di tutta la penisola.

Il tasso di pensionamento ogni mille abitanti

Con uno sguardo più ampio, a livello nazionale il tasso di pensionamento ogni mille abitanti serve a consentire un confronto più corretto fra regioni “più giovani” (teoricamente con meno pensionati) e regioni “più vecchie”. Dopo la Sicilia, la regione con minor numero di pensioni previdenziali per residente risulta essere la Campania con 175 pensioni, seguita dal Lazio a 183; la Lombardia è la regione dove vengono erogate il 19,1% del totale delle prestazioni previdenziali, tanto che il coefficiente standardizzato di pensionamento è pari a 267 pensioni per mille abitanti per un totale di 2.596.505 pensioni. La Liguria presenta il quinto tasso grezzo più elevato, 266 pensioni per mille residenti, ma si trova al decimo posto di questa classifica per effetto della distribuzione per età della popolazione, in quanto ha la più alta concentrazione di ultrasessantacinquenni in Italia. Al contrario, la Campania presenta il tasso grezzo di pensionamento più basso, 146 pensioni per mille residenti, ma si trova al secondo posto poiché, in questo caso, la concentrazione di ultrasessantacinquenni è la più bassa d’Italia.

In percentuale, per macroterritori, vanno all’Italia meridionale e le isole il 19,4% delle pensioni di vecchiaia, il 43,4% di quelle di invalidità previdenziale, il 26,7% di quelle di reversibilità. SI sale al 55,9% quando si parla di pensioni e assegni sociali, e al 46,4% per le prestazioni agli invalidi civili. Se si guarda agli importi, sempre nel Meridione e nelle Isole si registrano i dati minori.

Se la media nazionale arriva a 1.494 euro per le pensioni di vecchiaia, al Sud e nelle Isole ci si ferma a 1.275 euro. In totale, mettendo insieme tutte le tipologie di pensioni erogate, in Italia la media si ferma a 1.095 euro, nella parte inferiore della Penisola ci si ferma a 852 euro.