Assegno congedo matrimoniale 2022: come funziona e chi ne ha diritto

Assegno per il congedo matrimoniale 2022: come funziona e chi ne ha diritto

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Assegno per il congedo matrimoniale 2022: come funziona e chi ne ha diritto

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martedì 24 Maggio 2022

Cos’è e come funziona l'assegno per il congedo matrimoniale? Chi ne ha diritto? Da oggi la procedura per richiederlo è telematica. Ecco tutte le informazioni utili

Non solo bonus matrimonio 2022. Per i futuri marito e moglie, ci sono importanti novità per ottenere benefici economici dall’Inps. Dal 23 maggio è disponibile, la procedura telematica per l’inoltro della domanda dell’assegno per il congedo matrimoniale a pagamento diretto, da parte dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Un cambio di modalità, grazie ad una piattaforma web unificata che raccoglie e gestisce tutte le richieste online di prestazioni non pensionistiche, sviluppata nell’ambito del Pnrr per semplificare le modalità di presentazione delle domande e rendere più tempestiva ed efficiente la definizione delle istanze.

Ma chi ne ha diritto? Come si presenta la domanda? A quanto ammonta l’assegno? Ecco tutte le informazioni utili per chi ha deciso di unirsi in matrimonio nel 2022.

Con la nuova procedura telematica, il contributo previdenziale previsto per i congedi matrimoniali potrà essere chiesto all’Inps entro un anno dalla data del matrimonio/unione civile. Gli utenti in possesso dei requisiti potranno compilare e trasmettere la domanda seguendo le istruzioni fornite dall’Inps. L’importo dell’assegno è pari a sette giorni di retribuzione (otto giorni per i marittimi) e viene erogato dall’Inps in occasione di matrimonio civile o concordatario o di unione civile (il solo matrimonio religioso non dà diritto alla prestazione). Il servizio è disponibile on line sul sito dell’Inps, tramite spid di livello 2, oppure carta nazionale dei servizi (cns) o carta di identità elettronica 3.0 (cie).

Cos’è e a chi spetta l’assegno per congedo matrimoniale

Il congedo matrimoniale fu introdotto in Italia con Regio Decreto Legge n. 1334 del 1937 ed era rivolto esclusivamente al personale impiegatizio. Oggi è esteso per tutti, o quasi, i contratti collettivi di lavoro.

In cosa consiste? Con esso è possibile avere un periodo di astensione dal lavoro retribuito per un massimo di 15 giorni senza la necessità di dover attingere alle ferie. Questi giorni devono essere fruiti in un unico periodo consecutivo in cui dovranno essere conteggiati anche i fine settimana.

L’assegno per congedo matrimoniale è una prestazione previdenziale, un aiuto economico previsto per alcune tipologie di lavoratori, concessa in occasione di un congedo straordinario per matrimonio civile o concordatario, da fruire entro i 30 giorni successivi alla data dell’evento.

Requisiti

Il beneficio spetta agli operai, agli apprendisti, ai lavoratori a domicilio, ai marittimi di bassa forza, dipendenti da aziende industriali, artigiane, cooperative che:

  • contraggono matrimonio civile o concordatario o unione civile (legge 20 maggio 2016, n. 76);
  • possono far valere un rapporto di lavoro da almeno una settimana;
  • fruiscono del congedo entro 30 giorni dalla celebrazione del matrimonio/unione civile;
  • siano in grado, seppure lavoratori disoccupati, di dimostrare che nei 90 giorni precedenti al matrimonio/unione civile hanno lavorato per almeno 15 giorni alle dipendenze di aziende industriali, artigiane o cooperative;
  • non siano in servizio per malattia, sospensione del lavoro, richiamo alle armi, fermo restando l’esistenza del rapporto di lavoro.

A chi spetta l’assegno

L’assegno spetta a entrambi i coniugi, ma non devono essere dipendenti di:

  • aziende industriali, artigiane, cooperative e della lavorazione del tabacco con qualifica di impiegati, apprendisti impiegati e dirigenti;
  • aziende agricole;
  • commercio, credito e assicurazioni;
  • enti locali e statali;
  • aziende che non versano il relativo contributo alla Cassa Unica Assegni Familiari (CUAF).

Lavoratori extracomunitari

I lavoratori extracomunitari, nel caso di matrimonio celebrato all’estero, hanno diritto alla prestazione se residenti in Italia prima del matrimonio/unione civile. Devono allegare alla domanda una certificazione attestante che lo stesso è coniugato con la persona indicata sul certificato di matrimonio/unione civile rilasciato dall’Autorità estera.

Disoccupati

Possono fare domanda anche i disoccupati che nei 90 giorni precedenti al matrimonio o unione civile hanno prestato la propria opera alle dipendenze di aziende industriali, artigiane o cooperative per almeno 15 giorni.

Gli esclusi

L’Assegno non spetta ai lavoratori con qualifica di impiegati né ai lavoratori esclusi dall’applicazione delle norme sugli Assegni per il nucleo familiare con il versamento dello specifico contributo. Si può avere diritto a successivi assegni per congedo matrimoniale, solo se vedovi, divorziati o sciolti da unione civile.

Gli importi

L’assegno per il congedo matrimoniale è pari a:

  • sette giorni di retribuzione per gli operai e apprendisti. Dalla retribuzione giornaliera si detrae la percentuale a carico del lavoratore pari al 5,54%;
  • sette giornate di guadagno medio giornaliero per i lavoratori a domicilio. Dalla retribuzione giornaliera si detrae la percentuale a carico del lavoratore pari al 5,54%;
  • otto giornate di salario medio giornaliero per i marittimi. Dalla retribuzione giornaliera si detrae la percentuale a carico del lavoratore pari al 5,54%;
  • i giorni di retribuzione che coincidono con quelli previsti dal contratto di lavoro part-time verticale da cui si detrae sempre la percentuale a carico del lavoratore.

L’assegno è cumulabile con l’indennità Inail per infortunio sul lavoro fino al raggiungimento dell’importo che sarebbe spettato a titolo di retribuzione. Di conseguenza, sarà corrisposta la differenza tra la retribuzione spettante e l’importo corrisposto dall’Inail a titolo di inabilità temporanea.

L’assegno non è cumulabile con le prestazioni di malattia, maternità, cassa integrazione ordinaria e straordinaria, trattamenti di disoccupazione (NASpI), perché sono sostitutive della retribuzione.

Come presentare la domanda

Sono tre i canali attraverso cui è possibile richiedere l’assegno. Il primo è il contact center, attraverso i numeri 803 164 (gratuito da rete fissa) e 06 164 164 da rete mobile. Inoltre è possibile richiederla attraverso i patronati o gli intermediari.

Logicamente i servizi sono disponibili anche attraverso il web, accedendo alla pagina personale del sito dell’Inps attraverso uno spid di 2 livello o superiore, tramite CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE).

La sezione dedicata è “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Assegno congedo matrimoniale”. Il richiedente qui potrà trovare la sottosezione “Informazioni” (scheda informativa sulla prestazione), la sottosezione per l’“Inserimento domanda” (compilazione della domanda di Assegno per il congedo matrimoniale e invio telematico) e la sottosezione “Consultazione Domande”, contenente la lista delle domande di Assegno congedo matrimoniale presentate/in corso di presentazione.

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