L'esecutivo vorrebbe variare i requisiti per coinvolgere più famiglie
Il numero dei beneficiari che hanno avuto la possibilità di usufruire dell’assegno di inclusione nel corso dell’ultimo anno è stato inferire rispetto a quelle che erano le stime iniziali del Governo Meloni. Per questa ragione la nuova legge di Bilancio 2025 dovrebbe includere delle modifiche all’incentivo per permettere ad un pubblico maggiore di avere accesso all’incentivo
Per questa ragione con un cambio di requisiti il governo potrebbe tendere la mano alle famiglie che si trovano in uno stato di difficoltà economica, rendendo più semplice – e anche più conveniente – l’accesso all’Assegno di inclusione. Per il momento tra le ipotesi al vaglio del governo c’è quella di modificare i requisiti così da arrivare a un maggior numero di famiglie.
Assegno di inclusione, come funziona oggi
Oggi l’Assegno di inclusione è percepito infatti da circa 700 mila famiglie (specialmente nelle regioni del Sud), a fronte di un importo medio di 617 euro. Tuttavia le risorse erano state stanziate per un numero di gran lunga superiore, con il governo che probabilmente non aveva considerato che alcuni requisiti erano troppo stringenti.
Assegno di inclusione, gli obiettivi per il 2025
Per questo motivo nel 2025 potrebbe arrivare una correzione, a patto che il governo riesca a recuperare circa 200 milioni di euro necessari a potenziare la misura. In particolare, sembra ci sia l’intenzione di mettere mano al requisito reddituale: oggi, infatti, l’Assegno di inclusione spetta solamente alle famiglie con reddito che non supera i 6000 euro, limite che viene incrementato per i nuclei più numerosi attraverso l’applicazione di un apposito parametro di equivalenza. Tra le ipotesi allo studio per la riforma dell’Assegno di inclusione la più battuta è quella che prevede l’innalzamento della soglia reddituale a 8.500 euro, ampliando così notevolmente la platea dei beneficiari, circa 100 mila famiglie in più secondo le prime stime.
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