Economia

Assegno di inclusione, ecco chi rischia di vederlo presto sospeso e cosa fare

Assegno di inclusione sospeso? Sì, per alcuni beneficiari potrebbe presentarsi già ad aprile/maggio 2024 una brutta sorpresa con i pagamenti. Tuttavia, c’è tempo e modo di recuperare senza perdere il beneficio definitivamente.

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A chi viene sospeso l’assegno di inclusione?

Rischiano di vedersi sospesi i pagamenti dell’assegno di inclusione i beneficiari che – dopo aver sottoscritto il Patto di inclusione previsto per ottenere il beneficio – non si siano presentati al primo appuntamento con i servizi sociali entro 120 giorni. Sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, infatti, si precisa che “in caso di mancata presentazione, il beneficio economico è sospeso”.

Assegno di inclusione, in cosa consiste il percorso con gli assistenti sociali

I servizi sociali eseguono una valutazione multidimensionale dei bisogni del nucleo familiare beneficiario dell’assegno di inclusione. La valutazione è obbligatoria per tutti i componenti del nucleo familiare; per quelli di età compresa tra i 18 e i 59 anni, attivabili al lavoro, c’è l’obbligo di partecipazione al Percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa previsto dal Decreto Lavoro.

Il patto di servizio personalizzato è sottoscritto entro 60 giorni dall’avvio dei componenti al centro per l’impiego o i soggetti accreditati ai servizi per il lavoro. Successivamente, ogni 90 giorni, i beneficiari diversi da quelli attivabili al lavoro sono tenuti a presentarsi ai centri per l’impiego o nel punto in cui è stato sottoscritto il patto di servizio personalizzato per aggiornare la propria posizione.

Sono esclusi dagli obblighi di partecipazione al percorso di inclusione sociale e lavorativa (ma non dal primo incontro a 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto):

  • beneficiari dell’assegno di inclusione titolari di pensione diretta o di età pari o superiore ai 60 anni;
  • componenti del nucleo familiare con disabilità (fatta salva ogni iniziativa di collocamento mirato) o affetti da patologie oncologiche;
  • componenti con carichi di cura di soggetti minori di età inferiore ai tre anni, di tre o più figli minorenni o di membri del nucleo familiare con disabilità o non autosufficienti;
  • componenti inseriti nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere e le donne vittime di violenza, con o senza figli, prese in carico da centri antiviolenza riconosciuti o dai servizi sociali;

Si specifica che i componenti del nucleo familiare beneficiario dell’assegno di inclusione con disabilità o di età pari o superiore a 60 anni o inseriti nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere possono comunque richiedere l’adesione volontaria a un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo o all’inclusione sociale.

Cosa fare per evitare la sospensione dell’AdI

Ad aprile 2024 – quindi – le famiglie che entro il termine di 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto per ottenere l’assegno di inclusione non si siano presentate dai servizi sociali per la valutazione potrebbero vedersi sospesi i pagamenti ad aprile o a maggio. Le scadenze per i primi che hanno sottoscritto il Patto dovrebbero essere nella seconda metà di aprile. Di solito sono direttamente i servizi sociali a convocare gli interessati; tuttavia, in caso non ci sia stata alcuna chiamata, il beneficiario può chiedere al Comune di appartenenza e/o sollecitare le autorità competenti per ottenere l’appuntamento.

In caso non si riesca a fissare l’appuntamento con i servizi sociali in tempo, l’assegno di inclusione è sospeso. Tuttavia, non appena l’incontro avviene, i pagamenti riprendono regolarmente.

Attenzione all’Isee

Anche chi non ha presentato l’Isee 2024 o ha presentato un’attestazione non conforme rischia di vedere sospesi i pagamenti dell’assegno di inclusione. Anche in questo caso, l’erogazione del beneficio riprende regolarmente dopo la presentazione della documentazione richiesta.

Immagine di repertorio