Nel dettaglio, l’Adi si rivolge ai componenti di famiglie “non occupabili” a livello lavorativo: tra questi ci sono i cosiddetti "over 60".
Nel 2025 l’Assegno di Inclusione è andato incontro a diverse modifiche da parte della Legge di Bilancio, modifiche che hanno ampliato la potenziale platea dei beneficiari e aumentato leggermente gli importi. Resta comunque l’obiettivo della misura, cioè sostituire il Reddito di Cittadinanza, in sintonia con il Supporto formazione e lavoro. Nel dettaglio, l’Adi si rivolge ai componenti di famiglie “non occupabili” a livello lavorativo: tra questi ci sono i cosiddetti “over 60”.
I requisiti
Rispetto allo scorso anno, sono stati modificati alcuni requisiti dell’Assegno di Inclusione. Attualmente, come riporta l’INPS, la soglia ISEE per poter richiedere il bonus è di 10.140 euro, maggiore rispetto alla cifra massima dello scorso anno, fissata a 9.360 euro. Cambia anche la soglia di reddito familiare, che aumenta a 6.500 euro, al posto dei 6mila euro previsti. Aumenta anche la soglia di reddito per le famiglie composte interamente da persone con gravi disabilità oppure over 60, che arriva a 8.190 euro rispetto a 7.560 euro.
Gli importi del bonus di inclusione 2025
In base alle informazioni diffuse dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’importo dell’Assegno di Inclusione arriva fino a 6.500 euro annui oppure 8.190 euro annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 60 anni, in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
La domanda
Richiedere l’Assegno di Inclusione è abbastanza semplice, in quanto basta presentare la domanda online attraverso il sito dell’INPS, a cui è possibile accedere attraverso le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.
Ovviamente è essenziale avere il proprio ISEE aggiornato prima di procedere con la domanda. Inoltre, è consigliabile consultare la sezione assegno di inclusione quando fare domanda sul sito INPS per conoscere le finestre temporali specifiche e le scadenze per l’invio delle domande per il 2025.
L’importo poi sarà accreditato sulla Carta di inclusione, che viene emessa dalle Poste italiane per un periodo massimo di 18 mesi, e che può essere rinnovata per altri 12 mesi, salvo che passi un mese di sospensione.
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