Si va verso la stretta sull’obbligo scolastico, coinvolgendo in maniera diretta l’Assegno di inclusione (Adl). Come riporta in queste ore il “Sole24Ore” infatti, un nuovo tassello starebbe per aggiungersi alla riforma del welfare.
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Assegno di inclusione, no all’erogazione senza frequenza a scuola
Secondo quanto riportato da il “Sole24Ore”, l’Assegno di inclusione (Adl) sarà presto vincolato alla frequenza scolastica dei minori. Il provvedimento, con la firma dei ministri del Lavoro e dell’Istruzione, traduce sostanzialmente una delle novità più significative del “Decreto Lavoro”.
Il tutto, rafforzando il principio accennato ad inizio articolo: il diritto al sostegno economico coinvolto – ovvero l’Adl, l’Assegno di inclusione – passerà anche attraverso l’adempimento dell’obbligo di istruzione dei minori. Questo, è ritenuto come un requisito imprescindibile per poter utilizzare il sostegno e, in assenza di questa documentazione richiesta, l’Assegno di inclusione (Adl) non verrà erogato e riconosciuto.
L’obiettivo è il contrasto alla dispersione scolastica
Nata con l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica nel Paese, questa manovra verrà affidata nella parte di verifica agli operatori sociali “che seguono il Patto per l’inclusione sociale che potranno procedere alle verifiche”, riporta il “Sole24Ore”, “utilizzando l’incrocio di dati e di informazioni a disposizione delle differenti (e ampie) amministrazioni coinvolti. Da qui, il ministero si attiverà e, se la piattaforma non darà conferme circa la frequenza scolastica del minore, i genitori avranno dieci giorni di tempo per fornire la documentazione che attesi la regolare iscrizione all’anno scolastico.
Se così non sarà fatto, si andrà verso la sospensione prima e la decadenza del beneficio poi. Infine, sottolinea il “Sole24Ore”, tale “decreto attuativo ora firmato precisa che tutte le attività di verifica e controllo saranno svolte con le risorse già disponibili, senza nuovi o maggiori oneri per lo Stato”.
Una decisione quindi, che punta all’efficienza amministrativa, al contrasto alla dispersione scolastica e all’ottimizzazione dei costi.

